NEWS:

VIDEO | Tra favole e bambini, il Brucofarfalla sogna Matera

Condividi su facebook Condividi su twitter Condividi su whatsapp Condividi su email Condividi su print ROMA - Il rischio di sconfinare nella pietà umana è

Pubblicato:16-02-2019 13:00
Ultimo aggiornamento:16-02-2019 13:00

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Il rischio di sconfinare nella pietà umana è fortissimo. E farlo, forse, sarebbe l’errore più grande. Perché i ragazzi de ‘Il Brucofarfalla’, una casa editrice per bambini da 0 a 5 anni, tutto vogliono tranne che essere compatiti. La casa editrice è nata, a Roma, grazie ad un crowfunding nel gennaio 2016, sono stati raccolti oltre 20mila euro, e ad un percorso di inserimento sociale di persone con disabilità intellettive. E’ un’attività importante e “non è un gioco“. Già, perché guai a mostrare superficialità di giudizi nei confronti del lavoro di questo gruppo di ragazzi: “In occasione della presentazione di un nostro libro, uno dei nostri ragazzi urlò a chi rappresentava le istituzioni che il nostro non era un gioco”, racconta all’agenzia Dire Federico Valerio, cofondatore de Il Brucofarfalla. Nome che coincide con quello del primo libro realizzato, ‘Piero e il brucofarfalla‘, ovvero un albo illustrato per bambini da 0 a 6 anni.

Se è vero che il Brucofarfalla è la prima casa editrice gestita da persone con disabilità intellettive, è altrettanto vero che questa è la cosa che meno salta agli occhi: non come la forza di volontà che ci mettono, la creatività che dimostrano di avere, come pure le idee chiare. Il Brucofarfalla nasce da una collaborazione tra l’associazione di volontariato La Lampada dei Desideri e il network Comunicazione sociale 11Radio.

Emanuela, 35 anni, è una forza della natura. Lei è la portavoce della casa editrice, e ha un sogno, raggiungere Matera capitale europea della cultura 2019 per raccontare a tutti cos’è Il Brucofarfalla. Il fatto che sia costretta su una sedia a rotelle è solo un particolare. “Vivere questa realtà è un ottimo punto di partenza, ho imparato e sto imparando a vivere, non a sopravvivere- spiega all’agenzia Dire- Lavorare su libri per bambini è bellissimo, ti impegna in tante cose”. Questo lavoro, continua, “ti fa sentire libero, puoi essere autonomo e questa è la forza del Brucofarfalla, ti fa sentire libero e indipendente”.


Sono tante le attività di cui si occupano: “Andiamo nelle librerie a promuovere i nostri libri, facciamo pure animazione, letture animate. I bambini sono sempre coinvolti, li coinvolgiamo nel nostro lavoro”. Il sogno di Emanuela, che poi è pure quello di tutti i ragazzi del Brucofarfalla, è andare a Matera e per farlo è disposta a ‘sacrificare’ il suo compleanno: “Io ci voglio andare perché voglio, anzi vogliamo andare a parlare dell’ultimo libro. È il nostro sogno. Ho chiesto ai miei amici di darmi i soldi invece di farmi il regalo per il compleanno, così possiamo andare”.

Dopo aver pubblicato libri scritti da loro con il metodo della scrittura condivisa, in cui più protagonisti possono contribuire scrivendo una parte del testo (è aperta anche ai lettori), hanno scelto di acquistare i diritti di un libro scritto all’estero, ‘Uccelli migratori’, una storia illustrata da Michael Roher. “Lo abbiamo scelto perché non siamo d’accordo che gli immigrati non possano più entrare in Italia– spiega Emanuela- Per noi un essere umano è una persona. Tu Stato italiano lo devi far entrare, non è possibile che agli immigrati metti dei limiti, che non vuoi che entri perché è diverso da noi. Nel mondo il diverso non può andare dove vuole. Non lo dico per noi che siamo diversi, ma pure per l’immigrato che ha la sua vita ma non può andare dove vorrebbe. È una cosa ‘schifosa’ che l’Italia abbia ancora questi paletti contro l’immigrato perché diverso, se siamo in questo mondo siamo tutti uguali”.

VALERIO (BRUCOFARFALLA): OBIETTIVO AUTONOMIA DISABILI

Parola chiave, autonomia. Da questa si sviluppa il lavoro della casa editrice Il Brucofarfalla. Tra i fondatori, Federico Valerio: “I fondi che raccogliamo per il nostro progetto derivano dalla vendita dei nostri libri”, ha detto all’agenzia Dire, sottolineando che l’obiettivo è “generare autonomia nelle persone con disabilità. E finché c’è autonomia, servono fondi che derivino da quello che si produce. Abbiamo aiuti dalla partecipazione a bandi di fondazioni”. Per una realtà come il Brucofarfalla le difficoltà per andare avanti ci sono eccome: “Sono tante, soprattutto per quanto riguarda la parte sociale del progetto- ha detto ancora- Se fossimo una casa editrice commerciale, essendo il settore libri bimbi molto florido, saremmo andati spediti. La parte sociale è più impegnativa, con più difficoltà” perché “in questo periodo in Italia il sociale è azzerato, generando un grave errore”. Questi ragazzi “ci permettono di creare libri con una creatività speciale- ha continuato Valerio- Noi siamo facilitati perché produciamo libri che una casa editrice ‘semplice’ non fa, con la scrittura collettiva”. L’obiettivo è “portare avanti la nostra sfida”. In Brucofarfalla “lavorano 5 persone con disabilità, 3 professionisti dell’editoria e comunicazione, per la gestione della casa editrice. Per quanto riguarda la realizzazione dei libri usiamo il metodo della scrittura collettiva di don Lorenzo Milani e in quel caso, con gli scrittori, arriviamo intorno alla trentina”.

FANZINI (LAMPADA DEI DESIDERI): QUI AVANTI CON IL CUORE

Divertirsi, lavorare, in piena autonomia. A Roma c’è una piccola grande realtà in cui la disabilità non è vista come un ostacolo impossibile da superare, ma soltanto un particolare, una sfumatura. La Lampada dei desideri è una associazione di volontariato, un luogo “unico dove incontrarsi, divertirsi, lavorare”.

Fondatrice, nel 2011, e presidente è Paola Fanzini: l’associazione è alla Magliana, in un locale donato da un privato, prima era un negozio. “La proprietaria voleva che rinascesse, mi è stato chiesto se avevo progetti e ho risposto di sì- racconta all’agenzia Dire-. Sono nate tante idee, ho pensato che non c’era niente per i disabili dopo la scuola”. E così sono partiti “il progetto cucina, poi quello per l’orto, la carta, cartapesta e riciclata, il progetto con il gesso, la pittura“. E non solo: “Ho pensato che mancava un luogo per divertirsi e ci siamo inventati il ‘Diversamente Pub‘. Qui il venerdì ci riuniamo, si mangia insieme, si balla, si canta e si gioca e ci si diverte. Ogni occasione è buona per fare festa. Abbiamo anche un centro benessere, un lettino Shiatsu, faremo anche judo e difesa personale”.

E poi la biblioteca e la casa editrice, Brucofarfalla: “Abbiamo una biblioteca. Qui sono i disabili ad offrire un servizio al territorio, offriamo assistenza, siamo l’unica biblioteca della Magliana. Abbiamo la radio sociale, 11radio.it, abbiamo creato una postazione, cercato i materiali, tagliati e incollati”. Alla Lampada “siamo tutti volontari. Ci affidiamo al buon cuore della gente”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it