NEWS:

A Reggio Calabria traguardo di 2000 trapianti di cellule staminali

"L'eccezionale traguardo - scrive ancora l'azienda ospedaliera - e' stato raggiunto grazie anche al fondamentale contributo del Laboratorio di manipolazione, congelamento e rilascio delle cellule staminali". 

Pubblicato:16-02-2018 18:10
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:29
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

REGGIO CALABRIA – Il Centro unico regionale trapianti di cellule staminali e terapie cellulari dell’Ospedale metropolitano di Reggio Calabria “Biachi-Melacrino-Morelli” ha effettuato il due millesimo trapianto di cellule staminali. La notizia e’ stata diffusa dalla stessa azienda ospedaliera.

Il Centro ha come obiettivo principale la gestione del programma trapianti e terapie cellulari per uso terapeutico per l’utenza residente e fuori regione

Il programma terapeutico consente l’esecuzione sia di trapianto da autodonazione (trapianto autologo o autotrapianto), sia da donatore familiare o non-familiare, da cordone ombelicale o da donatore familiare aploidentico (trapianto allogenico o allotrapianto). La sua attivita’ e’ in sinergia a quella delle altre Unita’ operative per fornire al paziente “un approccio diagnostico-terapeutico realmente multidisciplinare che tenga conto di tutte le specifiche competenze operanti, garantendo al paziente un elevato standard qualitativo di diagnosi e trattamento di tutte le patologie ematologiche da avviare a trapianto, sviluppando, nel contempo, una vasta area di ricerca sia clinica sia di base che renda possibile lo sviluppo di trattamenti innovativi.” A supporto dell’attivita’, l’associazione di Volontariato Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma (Ail) – Sezione “Alberto Neri” di Reggio Calabria/Vibo che esiste ed opera in Calabria fin dal 1977.

Queste le date storiche che hanno contraddistinto la crescita costante del Ctmo

Nel 1992 il primo trapianto allogenico da donatore familiare compatibile; nel 1995 il primo trapianto per tumori solidi. Nel 1996 il Ctmo e’ stato il primo Centro in Europa per trapianti eseguiti nel carcinoma della mammella; ancora nel 1998 il primo trapianto da donatore familiare non compatibile, l’anno successivo il primo trapianto da donatore da registro (MUD). “L’eccezionale traguardo – scrive ancora l’azienda ospedaliera – e’ stato raggiunto grazie anche al fondamentale contributo del Laboratorio di manipolazione, congelamento e rilascio delle cellule staminali”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it