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Il primo rebus della storia? E’ del 1575, ed è in mostra a Modena

Si tratta del primo rebus dato alle stampe di cui si conserva traccia: fu stampato dall'incisore milanese Ambrogio Brambilla

Pubblicato:16-02-2018 11:08
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:29

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BOLOGNA – Forse non tutti sanno che i rebus, quei piccoli enigmi da decifrare fatti di disegni e lettere, hanno una storia molto antica. Nei rebus, simpatici passatempi che nascondono una frase da indovinare, si sono cimentati nel passato anche grandi artisti: uno dei primi fu Leonardo da Vinci, che amava le cifre figurate. Ma il primo rebus della storia a essere stampato è quello dell’incisore milanese Ambrogio Brambilla, che lo stampò nel lontano 1575.

IL REBUS PIU’ ANTICO DI CUI RIMANE TRACCIA

Questo rebus di cinque secoli fa si intitola “Concetto d’un amante uscito dele pene d’amore” e oggi ne sono rimaste solo due copie al mondo: una è esposta al British Museum di Londra e l’altra la potrete ammirare (fino a domenica) a Modenantiquaria, la fiera dell’antiquariato che si è aperta il 10 febbraio a ModenaFiere. Sarà esposta nello stand di Storchi Antichità, antiquario di Reggio Emilia. 

Chi volesse provare a risolverlo, ha tempo tutto il weekend (la soluzione è incisa in fondo alla tavola).


PIU’ DI 100 GALLERIE PER LA 32ESIMA EDIZIONE DELLA MOSTRA

La mostra modenese di alto antiquariato, giunta alla sua 32esima edizione, raccoglie oltre 100 gallerie tra le più prestigiose sul mercato, su un’area espositiva di oltre 15.000 metri quadri. Oggi la kermesse – con i saloni Petra, riservato alle antichità per parchi e giardini, Excelsior alla pittura dell’800, e Modenantiquaria ai tesori dell’antiquariato – è la più completa mostra di alto antiquariato italiana e anche la più visitata, con un’altissima percentuale di pubblico propensa all’acquisto.

GRANDI NOMI IN MOSTRA A MODENA

I padiglioni del quartiere fieristico di Modena in questi giorni sono la casa di prestigiose presenze internazionali: tra queste ci sono la Galleria Lampronti di Londra, tra le cui opere spicca uno “studio di testa maschile” di Annibale Carracci (seconda metà ‘500); la prestigiosa Galleria Robilant+Voena di Milano (con altre sedi a Londra e St Moritz) propone una Sacra Famiglia di Lorenzo Garbieri e di Carlo Bononi il “Giosuè che ferma il sole”, entrambi dipinti della prima metà del ‘600.

Maurizio Nobile di Bologna porta a Modena un dipinto cinquecentesco di Pietro Faccini che raffigura “Il ritorno del Figliol Prodigo”; Enrico Gallerie d’Arte, con sede a Milano e Genova, presenta un sensuale quadro di Giovanni Boldini, “Dopo il bagno”; Butterfly Institute Fine Art arriva da Lugano, e porta “Buoi al tramoto” un suggestivo dipinto di Giovanni Fattori, tra i principali esponenti del movimento dei Macchiaioli.



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