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Msd Italia: “Paziente diabetico al centro della nostra attività”

ROMA - "Il paziente è da oltre 125 anni al

Pubblicato:16-02-2017 15:58
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:55

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ROMA – “Il paziente è da oltre 125 anni al centro di ogni attività di MSD. Abbiamo particolarmente a cuore il paziente con malattia cronica, perché il sistema di gestione della salute si è ampliato diventando più complesso e con l’allungamento dell’aspettativa di vita dei cittadini europei, soprattutto italiani, la cronicità rappresenta un fattore chiave che ‘erode’ la sostenibilità del sistema stesso. Il diabete, le malattie cardiovascolari e oncologiche, la depressione e l’Alzheimer, hanno un peso sempre maggiore e sono le principali responsabili di anni di salute persi e dell’assorbimento delle risorse del fondo sanitario nazionale”. Così Nicoletta Luppi, presidente e amministratore delegato MSD Italia, in occasione del workshop istituzionale ‘Il paziente al centro: la gestione integrata della cronicità’ organizzato oggi a Roma da Msd Italia nell’ambito del progetto #Insieme per il cuore.

“L’impegno di MSD verso il paziente cronico ha tante facce- ha proseguito Luppi- diverse ma complementari: l’innovazione terapeutica (nella prevenzione e nella cura), l’innovazione nell’informazione (attraverso le campagne di educazione sanitaria realizzate in partnership con gli interlocutori istituzionali, le società scientifiche e le associazioni dei pazienti), l’innovazione in sanità (con l’utilizzo della tecnologia digitale che permette di realizzare percorsi di cura personalizzati che pongono al centro la tutela della persona). Vantiamo una leadership riconosciuta nel settore delle cure primarie, con tante molecole innovative prime nella classe e tanti mega trial che hanno scritto la storia dell’innovazione scientifica rivoluzionando i paradigmi terapeutici delle malattie croniche cardiovascolari metaboliche”.

La ricetta per sostenere il peso della cronicità nel lungo termine, secondo il presidente e ad MSD Italia, dunque, deve prevedere “il potenziamento del finanziamento pubblico del Ssn, un adeguato investimento in prevenzione anche attraverso i vaccini, la riduzione degli sprechi e l’apertura a forme di sanità integrativa. Il tutto deve, infine, passare attraverso una nuova governance secondo una visione olistica, un concetto di innovazione che sia allineato con le diverse priorità della sanità pubblica e una vera partnership tra tutti gli attori coinvolti- ha concluso Luppi- per garantire anche al nostro Paese un invecchiamento attivo e in buona salute”.


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