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Maggioranza, il Pdcs traccia le linee per il futuro del Titano

SAN MARINO - L'esito della conferenza programmatica del primo partito del Paese non sarà un mero elenco delle cose

Pubblicato:16-02-2016 16:32
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:59

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SAN MARINO – L’esito della conferenza programmatica del primo partito del Paese non sarà un mero elenco delle cose da fare da qui alla fine della legislatura. Si apriranno di fatto le danze per l’appuntamento congressuale del prossimo autunno. Dalla sede del Pdcs, il segretario Marco Gatti, affiancato dai consiglieri Luca Beccari, Oscar Mina e dal presidente Antonio Ceccoli presentano la due giorni di lavori in agenda venerdì e sabato, il 19-20 febbraio, al centro congressi Kursaal.

In primo piano, nel corso della conferenza programmatica, saranno certamente i lavori conclusivi dei dodici gruppi di lavoro che in questi due mesi hanno elaborato analizzando diverse tematiche, spiega Gatti. Tra i temi approfonditi, quello del partito, “per un’analisi sulle ipotesi di riposizionamento e potenziamento nel futuro”, prosegue il segretario, quindi anche sanità, giustizia, la politica estera, territorio, Pa, lavoro, turismo “per sviluppare al meglio delle traiettorie di indirizzo politico”.

pdcs s.marinoVenerdì e sabato quindi “presenteremo a tutta la cittadinanza sammarinese quelle che per il Pdcs sono priorità da darsi da qui fino a fine legislatura- anticipa- ma anche ipotesi di soluzione e questioni da affrontare di medio e lungo periodo, per tracciare azione di partito al di là della legislatura”. Lo strumento della conferenza programmatica “non è usualmente nelle nostre corde- spiega Beccari- però in questo particolare momento, in cui il Paese è in una fase di metamorfosi, e anche i partiti e la politica stanno cambiando, crediamo che sia importante mettere in fila contenuti politici e programmatici che disegneranno la nostra linea futura”.


Anche perché “si sta esaurendo la fase di gestione dell’emergenza- prosegue- si apre una fase due per il Paese, più progettuale, in cui devono essere messi in campo interventi a medio-lungo termine”. In questo senso, “la conferenza programmatica può essere uno strumento importante- conclude- per avviare un percorso che finirà nel nostro congresso che si terrà novembre o cmq entro l’anno”.

Riprende il discorso Gatti: “Nostro scopo è cominciare a dire cosa vorremmo fare e i punti su cui vogliamo concentrarci dopo questa legislatura e in futuro- chiarisce- ormai la programmazione politica non può essere limitata al breve periodo, il Paese ha bisogno di risposte ma anche progetti che richiederanno tempo”. Il numero uno di via delle Scalette si toglie infine un sassolino dalla scarpa: “Mi chiedo se chi sostiene che la conferenza è stata fatta perché non c’è rinnovamento nella Dc- manda a dire- è effettivamente capace di vederlo, il rinnovamento, o se invece non vuole vedere qualcosa di tangibile”. I lavori della conferenza si apriranno venerdì sera alle 21 con l’intervento del presidente Ceccoli e di Gatti, proseguiranno poi per tutta la giornata di sabato, dalle 10 alle 18, tavole rotonde e presentazione delle sintesi dei gruppi di lavoro, per concludersi con l’intervento finale del segretario politico.

di Cristina Rossi, giornalista professionista

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