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Gas, Commissione: “Strategia Gnl per accesso a tutti i membri dell’Unione”

Attualmente "permangono notevoli disparità a livello regionale per quanto riguarda l'accesso al Gnl"

Pubblicato:16-02-2016 15:37
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:58

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ROMA – L’Europa è “il principale importatore di gas naturale al mondo” e ha “una significativa capacità globale di importazione di Gas naturale liquefatto- Gnl, sufficiente al momento per soddisfare circa il 43% della domanda attuale totale di gas (dati 2015)”, tuttavia “permangono notevoli disparità a livello regionale per quanto riguarda l’accesso al Gnl”. Così la Commissione Ue, proponendo nell’ambito del pacchetto in materia di sicurezza energetica “una strategia per il gas naturale liquefatto che permetterà di migliorare l’accesso di tutti gli Stati membri al Gnl come fonte alternativa di gas”. Gli elementi centrali di questa strategia riguardano “la costruzione dell’infrastruttura strategica per completare il mercato interno dell’energia” e “l’individuazione dei progetti necessari per mettere fine alla dipendenza di alcuni Stati membri da un’unica fonte di approvvigionamento”. Il gas naturale attualmente soddisfa circa 1/4 dei consumi totali di energia nell’Ue. Oggi circa il 26% di questo gas si usa per la generazione, inclusi la cogenerazione e le centrali elettriche, mentre il 23% va all’industria. Gran parte del resto si usa nel residenziale e nei servizi, principlamente per il riscaldamento degli edifici. A fronte di questi dati sui consumi, segnalano da Bruxelles, meno della metà del fabbisogno europeo è soddisfatto dalla produzione domestica, il resto viene importato principlamente dalla Norvegia (30%, ma le riserve sono in declino), dalla Russia (39%) e dall’Algeria (13%). Negli anni recenti il Gnl ha fornito il 10% dell’import, con la maggior parte del gas liquefatto in arrivo da Qatar, Algeria e Nigeria.

Per migliorare l’accesso degli Stati membri Ue al Gnl e agli stoccaggi come fonte alternativa di gas, segnala la Commissione Ue si dovrà “costruire le necessarie infrastrutture per completare il mercato interno e permettere a tutti gli Stati membri di accedere ai mercati internazionali dl Gnl, sia direttamente o atraverso altri Stati membri”. Infatti, “mentre nell’Europa nordoccidentale i mercati sono competitivi e ben connessi, con accesso a diverse fonti di gas inclusi un certo numero di terminali con capacità sostanziale di import Gnl, i mercati gas delle regioni Baltica, centrorientale, sudorientale e sudoccidentale sono meno sviluppati”. Si dovrà poi “completare il mercato interno del gas in modo che possa mandare i giusti segnali di prezzo per attrarre il Gnl dove ce n’è bisogno e facilitare i necessari investimenti infrastrutturali”. Servirà ancora “usare gli stoccaggi in modo più efficiente” e la Commissione “migliorerà le regole operative sull’uso transfrontaliero” ed è “altrettanto importante che gli Stati membri ottimizzino l’uso degli stoccaggi gas attravesro i confini creando azioni regionali preventive e piani di emergenza”. L’esecutivo Ue, inoltre, “lavorerà a stretto contatto con i partner internazionali per promuovere un mercato globale del Gnl libero, liquido e trasparente”. Ciò significa “impegnarsi con i fornitori attuali e futuri e con altri Paesi grandi consumatori per assicurarsi che il Gnl possa essere scambiato liberamente sui mercati globali, sia in condizioni normali che nel caso di shock esterni”.


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