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Sanità. Emiliano: “Valutare norme per superare problema Asl Taranto”

BARI - In merito all’inchiesta della Procura della Repubblica di

Pubblicato:16-02-2016 16:18
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:58

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emilianoBARI – In merito all’inchiesta della Procura della Repubblica di Taranto nei confronti della ASL di Taranto, circa  presunti illeciti riscontrati in merito al Piano di acquisti delle prestazioni da privati, il consigliere della regione Puglia, Renato Perrini (COR), in un’interrogazione chiede di sapere se la Regione intende svolgere attività ispettive nei confronti della ASL e come intenda attivarsi, al netto di ogni sviluppo della vicenda giudiziaria, per porre rimedio nei casi di accertata effettiva irregolarità di quanto deliberato in termini di ripristino della regolare ripartizione del fondo e di accertamento dell’eventuale danno erariale.

   Il presidente Emiliano precisa che si tratta di una materia oggetto, oltre che dell’indagine penale ancora in corso, anche di alcuni giudizi amministrativi, nei quali è stato censurato il comportamento dell’ASL di Taranto che, essendo obbligata a determinare i tetti di spesa secondo i criteri previsti dalla delibera di Giunta regionale 1494/2009, avrebbe operato difformemente in particolare non applicando il criterio del cosiddetto “posto letto pesato”.

   L’accoglimento da parte del Consiglio di Stato delle difese dell’azienda ASL Taranto, secondo cui il criterio del “posto letto pesato” è solo uno dei tanti possibili criteri rispettosi della citata delibera di Giunta regionale, tanto che lo stesso tra tutte le ASL pugliesi è stato applicato dalla sola ASL di Taranto e per un solo anno. Diversamente, infatti, dovrebbe ritenersi che tutte le altre ASL pugliesi che non hanno mai applicato tale criterio abbiano adottato atti illegittimi.


Tutte le considerazioni sono oggetto di un giudizio di ottemperanza pendente innanzi al TAR, per il quale si attende l’esito, in modo tale da verificare se la vicenda specifica che ha dato origine al contenzioso si risolve in modo adeguato, e poi, eventualmente, in sede politica, si potrebbe dare  una revisione politico-amministrativa della delibera di Giunta regionale che, a distanza di tre-quattro anni, potrebbe essere migliorata, perfezionata.

   “Sotto questo aspetto– ha assicurato Emiliano- , sono a disposizione del consigliere e di chiunque altro per valutare l’opportunità di inserire nella delibera in questione quelle nuove norme che possono consentire di superare il problema”.

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