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Il direttore del Centro E.Litta: “Massima fiducia della dirigenza”

"Quando le famiglie leggeranno le carte dell'indagine si renderanno conto qual è stato l'operato svolto dal medico responsabile del Centro"

Pubblicato:16-02-2016 12:31
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:58

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invalidi _ sedia a rotelle_ disabiliROMA – “La direzione sanitaria ha massima fiducia della dirigenza e questo è suffragato dalle carte. Quando le famiglie leggeranno le carte dell’indagine si renderanno conto qual è stato l’operato svolto dal medico responsabile del Centro. Lo dico senza nessuna polemica, poiché capisco cosa possano immaginare i genitori, ma ripeto che quando leggeranno le carte e vedranno come si sono svolte le indagini, allora daranno atto che la direzione sanitaria ha fatto molto di più di quanto si poteva fare e ha fatto tutto correttamente”. Risponde così Michele Bellomo, direttore generale del Centro Eugenio Litta, alla richiesta di dimissioni del ‘Medico Responsabile del Centro’ da parte dell’Associazione Famiglie Disabili ‘E.Litta’ (Afdel Onlus).

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Per quanto riguarda poi la nuova disposizione organizzativa, “c’è stato un misunderstanding– spiega Bellomo- la figura dello psicologo di aria riabilitativa non è stata assolutamente abolita. C’è scritto che è stata abolita la figura dello psicologo responsabile, non prevista dalle normative. Ci siamo quindi adeguati alle normative. Rimangono, per le mansioni di psicologo dell’aria educativa tutti gli psicologi- conferma il direttore generale delle strutture dei Camilliani- che adesso sono in riunione con me insieme ai medici”. Inoltre, la nuova disposizione organizzativa di progetto riabilitativo individuale “risponde a pieno a quelle che sono le normative dettate dall’ultimo decreto 332 della Regione Lazio in merito alla riabilitazione”. Entro settembre, fa sapere Bellomo, “abbiamo già detto alle famiglie che saremo in grado di operare con un nuovo sistema informatico di cartella clinica, che consentirà ai genitori di entrare e vedere anche da casa il progetto individuale di ogni ragazzo, fatta salva ovviamente la tutela dei dati sensibili”.

Il direttore generale del Centro Eugenio Litta conclude: “Ribadisco la massima collaborazione con l’Afdel Onlus, confermando che quando le famiglie leggeranno le carte dell’indagine daranno atto, probabilmente, che il grazie più grande dovranno dirlo proprio al medico responsabile del Centro“.

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