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Pediatri: No al contratto che stravolge la nostra professione

"Ci batteremo fino in fondo per non firmare alcun contratto che ci porterà a lavorare di più e peggio e guadagnare di meno"

Pubblicato:16-02-2016 12:13
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:58

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ROMA – “In riferimento ai comunicati e alle interviste rilasciate dal neo coordinatore della Sisac sul rinnovo delle convenzioni la posizione della Federazione CIPe-SISPe-SINSPe è una sola, chiara e precisa: non si accetterà mai un contratto che comporti uno stravolgimento totale della nostra professione“. Così Giuseppe Gullotta, presidente nazionale della Federazione dei pediatri CIPe-SISPe-SINSPe, che prosegue: “Per cui diciamo un netto no ad una riduzione dello stipendio con l’abbattimento delle indennità per associazionismo, gruppo e personale di studio, no al lavoro gratuito per tutti i giorni della settimana, festivi compresi, dalle 8 alle 24, no ad un contratto suicida per la categoria”. Aggiunge Gullotta: “Ci batteremo fino in fondo per non firmare alcun contratto che ci porterà a lavorare di più e peggio e guadagnare di meno. Un contratto si firma solo se le parti trovano un accordo, ma su queste basi questo sarà impossibile. I pediatri di famiglia, al contrario dei medici di medicina generale, saranno gli unici ad essere penalizzati. I nostri no sono motivati per non creare un danno professionale, economico e morale ai pediatri che, all’età media di 55 anni, non possono vedere stravolta la loro vita, andando a lavorare di più, peggio e pagati anche meno”. Questo e altro, conclude il presidente nazionale della Federazione dei pediatri CIPe-SISPe-SINSPe, “andremo a ripetere domani alla Sisac per difendere fino in fondo la nostra professione”.


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