NEWS:

‘Noi, bambine ad Auschwitz’, presentato a Roma il libro delle sorelle Bucci

ROMA - Dopo aver girato il mondo, ed esser tornate più volte

Pubblicato:16-01-2019 14:31
Ultimo aggiornamento:16-01-2019 14:31

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp






ROMA – Dopo aver girato il mondo, ed esser tornate più volte nei luoghi dell’orrore, Andra e Tatiana Bucci hanno deciso di riportare la loro tragica esperienza su carta. È stato presentato oggi al pubblico, dopo l’uscita di ieri in libreria, il libro ‘Noi, bambine di Auschwitz’, a cura delle due sorelle sopravvissute ai campi di sterminio nazisti. Andra e Tatiana, al cinema Farnese di Roma, hanno raccontato agli studenti i loro mesi di inferno ad Auschwitz e Birkenau e di come sono sopravvissute, forse perché scambiate per gemelle – e quindi destinate agli esperimenti- nonostante avessero due anni di differenza. Il libro, edito da Mondadori, ripercorre anche attraverso le immagini, il freddo, la fame, i giochi nel fango e nella neve, gli spettrali mucchi di cadaveri e le fugaci visite alla loro mamma, sopravvissuta anche se fortemente debilitata.

Siamo le più giovani italiane a essere tornate a casa– hanno ricordato le due donne rivolgendosi ai ragazzi- a volte ci chiediamo perché sia successo proprio a noi. Forse perché dovevamo raccontarla a voi studenti. È stata una storia dolorosa, ma abbiamo ritrovato i nostri genitori e avuto una vita normale”.


Presenti al Cinema Farnese, oltre alle sorelle Bucci, anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il delegato regionale alla Memoria, Umberto Gentiloni e il presidente della fondazione Museo della Shoah, Mario Venezia.

“Il libro di Andra e Tatiana Bucci- ha detto Zingaretti- è un altro bellissimo regalo che queste due donne hanno fatto alla memoria collettiva italiana: ci aiuta a essere un Paese più responsabile, civile, e soprattutto aiuta a a dare alle nuove generazioni più strumenti per capire come si deve costruire il futuro. Alla radice di tutto, della Shoah, c’è l’odio. È bene continuare a vigilare, perché questo mostro sia tenuto a bada anche oggi”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it