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Game of Fears: dai vaccini ai migranti fino alle fake news, a Bologna le paure viste dalla scienza

Parte venerdì a Bologna una serie di incontri pubblici organizzati dall'Istituto di studi avanzati (Isa) dell'Alma Mater di Bologna, sul tema della paura

Pubblicato:16-01-2018 18:35
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:21

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BOLOGNA – Dalla paura dei vaccini a quella dell’immigrazione. Dalle cure alternative alle fake news, fino alla violenza sulle donne e alla considerazione del loro corpo. Parte venerdì a Bologna “Game of Fears“, una serie di incontri pubblici organizzati dall’Istituto di studi avanzati (Isa) dell’Alma Mater di Bologna, sul tema della paura.

Fino all’autunno studiosi, docenti ed esperti provenienti da vari ambiti di ricerca e da diversi Paesi affronteranno dal punto di vista scientifico le paure più comuni nell’opinione pubblica in questo periodo storico, alimentate da politici, social network e mezzi di comunicazione.

Ancora in attesa di conferma la presenza di quello che potrebbe essere il vero ospite d’onore della rassegna, Piero Angela, invitato all’iniziativa del 24 maggio sulla pseudoscienza e le cure fai da te. Si parte venerdì prossimo, 19 gennaio, con l’uso politico e mediatico di argomenti che fanno leva sulle paure della gente: terrorismo e manifestazioni d’odio, ma anche serie tv, horror e fantascienza. Fino ad arrivare alle fake news.


Il 7 febbraio tocca invece a psicologi e statistici affrontare la paura dell’immigrazione e del calo demografico. Il 14 febbraio è la volta dei vaccini, con psicologi ed esperti di informazione a occuparsi di divulgazione scientifica e dei processi che influenzano le persone. Ospiti dell’iniziativa Alice Pignatti, animatrice del blog “Io vaccino”, e alcuni operatori del Cup, per fare il quadro delle vaccinazioni a Bologna. A marzo e aprile spazio alle paure e superstizioni medievali, anche legate al corpo della donna, che si trascinano nel presente. Chiude il 24 maggio l’iniziativa sulle pseudo-cure. “In Italia il mercato della salute parallelo vale circa due miliardi di euro all’anno- avverte l’oncologo Giovanni Brandi- perchè c’è tutta questa sfiducia oggi nella scienza?”.

“Viviamo in un’epoca in cui il passaggio dall’informazione scarsa all’informazione ridondante- spiega il rettore Francesco Ubertini- è accompagnato paradossalmente da paure spesso irrazionali. La Rete è un grande deposito, ma non è un archivio e non è una biblioteca. L’informazione è dispersa, non organizzata e non certificata”. Con questa iniziativa, l’Alma Mater vuole dare “un contributo ad affrontare le paure su base razionale. Oggi di iniziative come questa c’è estremo bisogno- aggiunge il rettore- speriamo faccia da apripista”.

Il progetto Isa Topic è un’iniziativa annuale dell’Istituto di studi avanzati su ambiti di ricerca innovativi e interdisciplinari. Alla call avviata quest’anno all’interno dell’Ateneo sul tema della paura sono arrivate 19 proposte, che poi sono state condensate in cinque macro-temi: la politica della paura; accoglienza, immigrazione e declino demografico; vaccinazioni infantili; immaginari da paura; malattie vere e pseudo cure.

Ai “Game of Fears” dell’Ateneo di Bologna parteciperanno oltre 60 docenti di 15 dipartimenti. “Involontariamente- sottolinea il direttore dell’Isa, Dario Braga- siamo andati a ficcare i piedi nei temi principali della campagna elettorale. Ma non dimentichiamo che il nostro è un approccio scientifico. E poi siamo partiti l’anno scorso, in tempi non sospetti”.

Tutti gli eventi si terranno a Palazzo Marchesini, in via Marsala, sede dell’Istituto. Nell’ambito della rassegna, sono in programma anche tre appuntamenti collaterali: il 22 gennaio, in Cappella Farnese, un convegno su amianto e mesotelioma; in primavera un incontro sulle piante Ogm e uno sulla percezione della paura in epoca moderna.

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