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Sulle strade di Roma arriva il camper di Osa, con la benedizione del Papa

Assistenza ai nuovi invisibili, si parte mercoledì da piazza San Pietro

Pubblicato:16-01-2017 16:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:48

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ROMA – Un camper itinerante a sostegno degli anziani di Roma, soprattutto quelli in condizioni più disagiate. Con la ‘benedizione’ di Papa Francesco. E’ l’iniziativa voluta e che si prepara a mettere in strada la cooperativa Osa, che ha deciso, nell’ambito della campagna Nontiscordardimé, di affiancare l’impegno a favore degli anziani a quello in favore dei bambini. E a cui il Vaticano ha deciso di dare il proprio appoggio.

Sul camper, quindi, figurerà la scritta ‘Dono del Santo Padre mediante l’Obolo di San Pietro’. Mercoledì sarà presentato al Santo Padre, insieme a quello già protagonista della fase 1 del progetto Nontiscordardimé dedicato appunto ai bambini e realizzato insieme all’ospedale Bambino Gesù. La nuova unità mobile inizierà quindi il suo ‘viaggio’.

Intercettare i bisogni, far capire l’importanza della prevenzione e della cura, fare visite di screening sono tra i punti di forza del progetto, che toccherà soprattutto i quartieri periferici della Capitale. “A causa di un sistema di welfare socio-sanitario in affanno– spiega la cooperativa Osa sul proprio sito e sul periodico Osa news- reso ancora più debole dalla crisi economica che ormai da oltre un decennio attanaglia l’intero Paese, anche la città di Roma si trova ad affrontare – senza le opportune risorse economiche, culturali e sociali – fenomeni come il progressivo aumento della popolazione anziana e la scomparsa della tradizionale ‘famiglia allargata’ che un tempo provvedeva a coprire quei vuoti che, oggi più che mai, il sistema socio-sanitario non è in grado di colmare”.


“Le conseguenze sono devastanti- dice ancora la cooperativa Osa- se si pensa all’emergere di nuove forme di ‘emarginazione sanitaria’ in cui sono coinvolti non solo gli extracomunitari ma soprattutto le fasce più avanzate tra la popolazione italiana; alla non sempre facile accessibilità ai sistemi di prenotazione o alle lunghe liste d’attesa; alla non sempre efficienza e qualità dei servizi erogati, seppure a pagamento con il costo del ticket. Da una parte, infatti, è più frequente la nascita di realtà appartenenti al privato sociale, come cooperative e privati non convenzionati, che erogano prestazioni a prezzi inferiori rispetto al ticket; dall’altra sono sempre più numerose quelle persone costrette a rinunciare alle cure e alle attività di prevenzione, anche se a discapito della propria salute. È anche a questi ‘nuovi invisibili’ che si rivolge la fase 2 del progetto Nontiscordardimé che potrà contare sul sostegno e sull’esperienza, sul campo, del Centro per la Pastorale sanitaria del Vicariato di Roma e della cooperativa Osa, come già avvenuto per il progetto dedicato alla salute dei più piccoli”.

A raccogliere la richiesta del Santo Padre anche l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma che, in collaborazione con il Vicariato di Roma e la Federazione italiana medici di Medicina generale (Fimg) della provincia di Roma, già da febbraio 2015, ha avviato un progetto sperimentale di realizzazione di un’Unità di ascolto e orientamento socio-sanitario (Uaoss) presso una parrocchia della città, nel territorio Aurelio-Primavalle. L’obiettivo di queste Unità è quello di diventare un punto di riferimento sul territorio per migliorare la presa in carico e l’assistenza della popolazione anziana povera, sola ed emarginata. Costituite sotto forma di associazione di volontariato, ciascuna Uaoss sarà attivata presso una delle parrocchie diocesane individuate. Il progetto coinvolgerà in questa prima fase una ventina di parrocchie, che saranno poi anche le prime a ospitare le uscite del camper.

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