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Polemiche su obbligo acquisto libro, Saviano dà forfait a Forlì: “Ci troveremo altrove”

Dopo che centrodestra e Lega Nord hanno denunciato il presunto obbligo di acquisto del libro da parte degli studenti, lo scrittore ha preferito cancellare l'incontro

Pubblicato:16-01-2017 14:19
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:48

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FORLI’ – Roberto Saviano annulla il suo incontro con gli studenti di un liceo classico di Forlì in programma a marzo. Dalla sua pagina Facebook li rassicura però che “troveremo un altro luogo, una piattaforma diversa attraverso cui condividere idee. Troveremo una libreria e ci vedremo presto. Promesso! Perché a incontrarvi non rinuncio“. Ma non nell’istituto dopo la polemica per la circolare diffusa dal preside per obbligare i ragazzi a comprare l’ultima fatica letteraria dell’autore di Gomorra. In modo da essere preparati all’incontro, sostiene il dirigente scolastico. “Ci sono sempre andato nelle scuole, senza porre condizioni, perché non ho bisogno di obbligare nessuno ad acquistare copie dei miei libri“, replica Saviano spiegando di rinunciare all’incontro per “tutelare” gli stessi studenti e la loro “tranquillità: vi strumentalizzerebbero, cosa che del resto stanno già facendo- sottolinea- so che non avete il timore di metterci la faccia, e per questo vi sono immensamente grato. Siete ragazzi coraggiosi”. Saviano legge i lori commenti su Facebook e li ringrazia perché difendono il progetto, “perché state prendendo posizione e vi ringrazio per il valore che date alla cultura e alla letteratura. Il nostro Paese ha bisogno di studenti come voi, di studenti che leggono e che amano, e non temono, il confronto”.

Eppure la polemica è scoppiata nelle ultime ore, con i consiglieri regionali di centrodestra e la Lega Nord Romagna scatenati. Oltre ad alcuni giornali. Così già ieri Saviano ricordava che “da anni” incontra gli studenti nelle scuole e “la bufala sull’acquisto obbligatorio di copie del mio libro” non la manda giù perché “non esiste. Nessun obbligo. Da dieci anni vado nelle scuole e i miei scritti mi fa piacere che vengano letti anche fotocopiati o in copie che passano di mano in mano“. A polemizzare anche alcuni quotidiani “un tempo definibili berlusconiani ora solo beceri. Hanno raccolto firme contro di me, al tempo di ‘Vieni via con me’, per aver raccontato le mafie al Nord quindi sono rotto alle critiche strumentali. Tuttavia, conclude, “lordare l’interesse dei ragazzi per la lettura è una bassezza cui mai avrei pensato di assistere. Pazienza, ecco come vorrebbero vedere gli italiani: incazzati, livorosi e ignoranti come loro”.


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