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Angola e Tanzania, in partenza due medici del Cuamm/FOTO

Partiranno domani: Claudia andrà in Angola a curare il diabete nei malati di tubercolosi; Pasquale andrà in Tanzania a lavorare sulla prevenzione dell'Hiv

Pubblicato:16-01-2017 11:22
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:48

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ROMA – Sono pronti a partire Claudia Robbiati e Pasquale De Nardo, due volontari della ong Medici con l’Africa Cuamm. L’aereo è previsto per domani, ma le destinazioni sono diverse: Angola la prima, Tanzania il secondo. Claudia, biologa di 34 anni, andrà a Luanda, dove sarà a capo di un progetto di ricerca del Cuamm, dedicato al miglioramento della diagnosi e del trattamento del diabete per le persone già malate di tubercolosi. “Da biologa- dice Claudia Robbiati in una nota di questa ong- all’inizio è stato il mio amore per la natura ad attirarmi verso questo continente, poi ho capito come sia possibile mettere a frutto le proprie conoscenze scientifiche e tecnologiche anche per aiutare chi ha più bisogno. In questo caso- ha aggiunto- proseguirò un progetto già avviato dal Cuamm, in collaborazione con il World Diabetes Foundation, che vuole indagare il rapporto tra malattie tipiche dei paesi poveri, come la tubercolosi, e quelle generalmente non ricollegate all’Africa, come il diabete, che però esiste, senza fare clamore, e deve essere curato”. Oltre alla ricerca in Angola questa biologa milanese dovrà seguire anche i rapporti con le istituzioni coinvolte e la formazione dei personale locale. In Angola raggiungerà il marito, già al lavoro a Luanda da agosto 2016 come consulente per aziende sui temi della sicurezza ambientale e dei lavoratori: “Io e mio marito facciamo due lavori diversi, ma che ci spingono a viaggiare molto e alle volte riusciamo a trovarci nello stesso posto, come in questo caso” ha concluso.

Lascio la prospettiva del classico lavoro a tempo indeterminato con la consapevolezza che il progetto in cui sarò coinvolto è di grande attualità. Sarà una sfida estremamente stimolante per me, per la mia famiglia e per tutto il gruppo di lavoro”. A parlare ora è Pasquale De Nardo, infettivologo di 34 anni, che domani invece inizierà la sua nuova vita – seguito dalla famiglia – nelle regioni di Shinyanga e Simiyu, nel nord della Tanzania. Alle spalle si lascia l’incarico di dirigente medico all’Irccs Lazzaro Spallanzani di Roma. “Per un infettivologo- ha detto De Nardo- dal punto di vista professionale, l’Africa è un luogo interessante: molte malattie infettive nascono e si diffondono lì, con ripercussioni importanti sulla salute pubblica e sulla società. Parto per poter fare al meglio il mio lavoro di medico e ricercatore, sapendo che verosimilmente non starò lì solo un anno. In linea con lo stile di Medici con l’Africa Cuamm, penso che solo in una prospettiva di medio-lungo termine si possa essere davvero incisivi sulla salute globale e del singolo, specie nei paesi a risorse limitate”. In quelle due regioni del nord Pasquale De Nardo sarà treatment coordinator del progetto di ‘Test and Treat dell’Hiv‘ sviluppato da Medici con l’Africa Cuamm. In cinque anni, attraverso la creazione di una rete capillare sul territorio di centri di salute e gruppi di aiuto comunitari, si punta a sottoporre al test per l’Hiv 300mila persone e metterne in trattamento circa 20mila sieropositive. Il compito di Pasquale De Nardo sarà quello di coordinare le attività di 4 centri di salute e altrettanti medici Cuamm, sviluppando – in linea con le ultime indicazioni dell’Oms – le strategie migliori per implementare il trattamento delle persone malate di Hiv/Aids. E possibile aiutare i progetti in Angola e in Tanzania con una donazione al c/c postale 17101353 e online su www.mediciconlafrica.org: con 5 euro si può garantire un test per l’Hiv, mentre con 25 euro la cura per la prevenzione della trasmissione del virus dalla madre al figlio.

di Alessandra Fabbretti, giornalista


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