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Internet, Boldrini prepara l’appello ai cittadini: “Cancelliamo le bufale”

La presidente della Camera affronterà il tema anche alla Commissione europea

Pubblicato:15-12-2016 14:47
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:25

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Minori e webROMA – “Anticipo che sto per lanciare un appello ai cittadini italiani, a tutti quelli che vogliono dare una loro partecipazione contro la disinformazione e le notizie false per la tutela del loro diritto a essere informati correttamente e a non essere danneggiati”. La Camera, Laura Boldrini, nel corso dello scambio di auguri con la stampa parlamentare, annuncia la sua prossima battaglia, sulla quale, spiega conversando con i cronisti a margine, punterà anche in Europa quando la prossima settimana andrà alla Commissione europea.

Sono in contatto con gli esperti, i ‘debunker’– spiega la presidente- coloro che svelano, che smascherano, le bufale. Io sono in contatto con quattro debunker, ‘dottor attivissimo’, ‘coltelli’, ‘puente’ e ‘quattrociocchi’. Con loro inviteremo tutti quelli che non ci stanno al discorso d’odio per unirsi e consegnare questo appello ai grandi social network che devono essere seri e non limitarsi a dire che sono contro il discorso d’odio. Bisogna alimentare la cultura della verifica- continua Boldrini- soprattutto nelle scuole e far sapere quanto sono dannose le false notizie, svelarle”.

Sul discorso dell’odio, osserva la terza carica dello Stato, “tutti hanno responsabilità da condividere, è innegabile che il nostro discorso pubblico sia sempre piu’ aggressivo e violento. Alcuni politici, quelli che ne fanno una bandiera, hanno una responsabilità. L’odio sta diventando una cifra del discorso pubblico. Ma c’e’ anche la responsabilità dei social media. La commissaria Ue ha incontrato qualche mese fa i rappresentanti di Facebook, Twitter, Microsoft e Google che hanno accettato il codice di condotta. Dopo sei mesi è stato fatto un riscontro sul loro impegno: in sei settimane questi giganti del digitale avevano rimosso solo il 28 per cento dei messaggi segnalati.


E il dato sull’Italia è sconcertante: mentre in Germania è stato rimosso più del 50 per cento dei post discriminatori e in Francia più o meno la stessa cifra e in Austria l’11 per cento, nel nostro Paese, nonostante le segnalazioni siano più numerose che altrove, è stato rimosso solo il 3,4 per cento per dei messaggi a matrice di odio. Io per questo continuerò a incalzarli- conclude Boldrini- perchè ognuno deve assumersi questa responsabilità. Il tema dell’odio è collegato a quello delle bufale perchè la creazione di false notizie è mirata a delegittimare e infamare, si tenta di rovinare le persone alimentando l’odio. Tutto cio’ deve essere all’attenzione del legislatori e io sento che abbiamo il compito di farlo”.

di Maria Carmela Fiumanò, giornalista profssionista

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