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Francia, Marine Le Pen assolta dall’accusa di razzismo

I fatti risalgono al 10 dicembre del 2010, quando, in un comizio, paragonò i musulmani ai tedeschi che durante la II guerra mondiale occuparono la Francia

Pubblicato:15-12-2015 18:00
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:42

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ROMA – La leader del Fronte nazionale Marine Le Pen puo’ tirare un sospiro di sollievo: il Tribunale penale di Lione l’ha scagionata dall’accusa di “incitamento all’odio razziale”.

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I fatti risalgono al 10 dicembre del 2010, quando l’allora eurodeputata era in campagna elettorale per succedere al padre nella guida del partito, e in un comizio pubblico- davanti a una folla di quasi 250 persone- lancio’ un duro attacco contro quei musulmani che “pregano in strada”, paragonandoli ai tedeschi che durante la Seconda guerra mondiale occuparono il suolo francese: “Certo, stavolta non ci sono ne’ blindati ne’ soldati, ma si tratta comunque di un’occupazione”.


Secondo il procuratore pero’, Marine Le Pen ha esercitato la sua liberta’ di espressione perche’- secondo quanto riferisce il quotidiano ‘Liberation’- “si e’ rivolta non alla totalita’ della comunita’ islamica, bensi’ a un ristretto numero di persone”.

Al processo si erano costituiti parte civile quattro associazioni francesi in difesa dei diritti dei musulmani e contro l’islamofobia. Marine, che non era presente oggi in aula al momento della sentenza, ha rischiato una pena di 1 anno di reclusione e un’ammenda di 45.000 euro.

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