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“Accertare condotta dei vertici”, Codacons deposita un esposto su Banca Etruria in Procura ad Arezzo

AREZZO - E' stato inviato oggi alla Procura

Pubblicato:15-12-2015 17:55
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:42

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AREZZO – E’ stato inviato oggi alla Procura di Arezzo l’annunciato esposto del Codacons sul caso di Banca Etruria. “Le prime emissioni di bond- scrive il Codacons nell’esposto- risalgono al 2006, ma nel 2013 le vendite di titoli proseguirono, nonostante il deterioramento dei dati patrimoniali avrebbe dovuto impedire di immettere sul mercato titoli potenzialmente ad alto rischio”. Per l’associazione dei consumatori “è di tutta evidenza la necessità di accertare il legame tra il dissesto bancario e le condotte degli ex amministratori e vertici”.

In particolare, il Codacons sollecita i magistrati ad indagare su eventuali illeciti “da parte degli ex vertici amministrativi e gestionali della banca, e dagli organi di vigilanza e controllo istituzionale, Consob e Banca d’Italia, per aver permesso il prorogarsi di una situazione grave e pericolosissima per i risparmiatori e gli azionisti”. L’iter che ha condotto il Governo a varare il decreto salva-banche “è verosimilmente frutto di due concause gravissime: da una parte gli atti degli organi amministrativi e di controllo della banca, dall’altra la mancata vigilanza di fatto degli organi predisposti. Perché Banca d’Italia e Consob non hanno diffuso le notizie circa il gravissimo rischio di insolvenza della banca? La tutela del mercato e della stabilità finanziaria deve essere garantita in primis contro le frodi a danno del risparmio costituzionalmente garantito, pena il costituirsi di un perverso meccanismo collusivo”.


Di Diego Giorgi – Giornalista

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