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Taglio del nastro per Fico a Bologna, Gentiloni: “Questa è l’Italia, grazie ai contadini”

Il più grande parco agroalimentare del mondo ha aperto oggi i battenti

Pubblicato:15-11-2017 17:04
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:53

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BOLOGNA – Il più grande parco agroalimentare del mondo ha aperto oggi i battenti a Bologna. E’ Fico, Fabbrica italiana contadina: un’area di  100.000 metri quadrati che promette al visitatore la “tutta la meraviglia della biodiversità italiana in un unico luogo”.

Il taglio del nastro

Il patron di Eataly World, Oscar Farinetti, con un paio di chiavi realizzate da una delle più antiche aziende italiane, apre idealmente Fico al pubblico e per prima cosa tributa un applauso agli immigrati, che con il loro lavoro nei campi “sostengono l’agricoltura italiana”.


Del resto, osserva il patron di Eataly, “se non avessimo accettato i due più grandi immigrati della nostra storia, il grano e il pomodoro, non avremmo la nostra cucina. Meno male che non abbiamo fatto tante questioni allora, gli abbiamo dato subito lo ius soli“, scherza uno dei padri, assieme al presidente del Caab, Andrea Segrè, del parco agroalimentare di Bologna.

“Questa città- ribadisce- ha tutte le carte in regola per ospitare Fico, che dovrà molto a Bologna nei prossimi anni. L’obiettivo che i turisti dall’estero vengano qua e parlino bene di noi, perché il passaparola è miglior marketing. Fico non risolverà problemi di questo Paese, ma potrà aiutare a raddoppiare il numero dei visitatori stranieri e ad aumentare le esportazioni di prodotti agroalimentari”.

GENTILONI: GRAZIE AI CONTADINI

“Vorrei che ringraziassimo i protagonisti di questa straordinaria operazione, che sono i contadini. Quelli che lavorano dietro e accanto alle cose, come quelli che hanno costruito in tempi rapidi questa struttura e ci lavoreranno nei prossimi mesi e anni. Ogni volta che inauguriamo qualcosa, ricordiamoci del lavoro di chi c’è dietro oltre di chi ha messo idee e soldi: senza le loro qualità e capacità, è difficile ottenere risultati così straordinari”. Sono le prime parole del premier Paolo Gentiloni, oggi pomeriggio al Teatro arena di Fico dopo il taglio del nastro del parco agroalimentare a Bologna.

“Abbiamo quasi una riunione del Governo per l’occasione…”, sorride Gentiloni rivolto al patron di Eataly Oscar Farinetti, vicino ai tanti ministri presenti, che poi brinderanno insieme a Romano Prodi. Segnalando i diversi ambasciatori e ospiti stranieri presenti, Gentiloni osserva: “Se si domandassero cos’è Fico, io direi che Fico è l’Italia, e il contrario è audace…”, scherza il premier. Che continua: “Attraverso la descrizione di processi e l’esposizione di prodotti, attraverso le straordinarie mostre, qui troviamo un riassunto di quel che noi siamo, delle straordinarie qualità del nostro Paese. È un modo per dire: venite a dare un’occhiata a Fico, sarà un modo- insiste Gentiloni- per avere un rapporto diretto, immediato e forte con uno dei più bei e importanti Paesi del mondo”.

“C’è un filo che lega tra loro Expo 2015, la prima esposizione internazionale dedicata alla sostenibilità del cibo e dell’agricoltura da 21 milioni di visitatori, e Fico. C’è un legame evidente tra queste due grandi iniziative: significa dire che l’agricoltura del 21esimo secolo rispettosa dei diritti è l’unica possibile, e ora si mette in mostra a Bologna grazie a Fico. Qui non si celebra spreco, ma la qualità”, assicura il  Gentiloni.

Sprona tutti, dopo aver citato sul fronte agroalimentare nazionale anche le eccellenze del centro Italia colpito dalle calamità: “Abbiamo una grande carta da giocare e la carta è l’Italia, che trova in questo straordinario parco una nuova forma di manifestarsi al mondo”. E quindi, sembra riferirsi Gentiloni anche ai milioni di visitatori attesi a regime per Fico, “se lavoriamo bene, il mondo ci verrà a trovare”. In tutto questo, “la capacità dell’Italia di essere amata e invidiata nel mondo sarà un modo per renderla più forte: questa operazione- insiste Gentiloni su Fico- farà del bene al nostro Paese”.

GLI AUGURI DI MATTARELLA: QUI TRADIZIONE E INNOVAZIONE INSIEME

L’augurio di “pieno successo dell’iniziativa”, per “un esperimento che unisce tradizione e innovazione: raccontare al mondo, attraverso la presentazione del cibo di alta qualità e le competenze degli addetti delle filiere agroalimentari, l’eccellenza enogastronomica del Paese e la differenziata biodiversità che caratterizza i nostri territori è apprezzabile”. Parola del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che manda un messaggio oggi all’inaugurazione di Fico Eataly World a Bologna.

Nel testo letto nel Teatro arena di Fico da Tiziana Primori, amministratore delegato di Fico Eataly World, Mattarella osserva: “L’agroalimentare italiano rappresenta una delle componenti più robuste e dinamiche delle esportazioni, oltre a essere pilastro dell’economia e del tessuto sociale”.

In questo ambito, prosegue il capo dello Stato, “il parco che oggi inauguriamo è un’opportunità preziosa per valorizzare la catena di lavorazione degli alimenti e dalla materia prima fino al prodotto in tavola: laboratori artigianali, botteghe e a vista e aule didattiche- entra nel merito dell’offerta di Fico Mattarella- offrono la possibilità di osservare da vicino le principali filiere che rendono la cucina italiana unica e nota in tutto il mondo”.

Contro i rischi “ambientali e idrogeologici” che non da oggi caratterizzano anche l’Italia, allora, il Capo dello Stato pensa al “2018, anno dedicato al cibo italiano nel mondo: richiede ulteriori sforzi comuni di istituzioni, imprese e cittadini per definire risposte efficaci che- evidenzia Mattarella nel suo messaggio letto in sala- difendano e incrementino la qualità dei nostri prodotti e mettano in luce il valore del lavoro e dell’impegno quotidiano che sono qui rappresentati”.

PRODI: NON SOLO BELLO, C’È DA IMPARARE

Romano Prodi punta su Fico. L’ex premier, che ha partecipato all’inaugurazione del parco agroalimentare di Bologna assieme al presidente del Consiglio, Paolo Gentoloni, si dice “ottimista” sul futuro di Eataly World.

“Adesso bisogna far venire milioni di persone, questa è la sfida. Non è una sfida facile, ma è così bello che io sono ottimista”, afferma a margine del taglio del nastro. “Bisogna che parta con molta spinta. Le premesse belle ci sono, non avrei mai pensato che riuscissero in così poco tempo a finire un’opera così grande. Non c’è nulla al mondo di simile, ci sono tutte le premesse perché abbia successo, io mi auguro che lo abbia”, auspica il professore, colpito dagli aspetti didattici di Fico.

“Non è solo qualcosa di bello da vedere, ma c’è anche molto da imparare. Bologna è il posto adatto sia per le sue tradizioni che per la sua centralità nel sistema delle comunicazioni”, conclude Prodi.

BONACCINI: GRANDE SCOMMESSA, LA VINCEREMO TUTTI INSIEME

“Questa è una grande scommessa che vogliamo vincere tutti insieme”. Il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, spinge Fico, il maxi parco del’agralimentare che ha aperto i battenti oggi a Bologna. “Questa terra può competere con resto d’Europa e del mondo se punta sulla qualità di quello che produce e realizzza”, afferma Bonaccini al taglio del nastro.

“L’Emilia-Romagna è capace spesso di stupire, è una terra che mette insieme donne, uomini, eccellenze, abituata a lavorare con grande senso del reale, ma vuole avere l’ambizione di competere co i territori più avanzati in Europa e nel mondo”, afferma.

fico_inaugurazioneL’ARRIVO DI GENTILONI: FARINETTI GLI MOSTRA LE MUCCHE

Il premier Paolo Gentiloni era arrivato a Fico nel primo pomeriggio. Ad accoglierlo, il patron di Eataly, Oscar Farinetti (che oggi ha pranzato con i ministri Dario Franceschini, Maurizio Martina e l’ex premier Romano Prodi), l’amministratore delegato di Eatalyworld, Tiziana Primori, il sindaco Virginio Merola, il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, il direttore generale di Prelios, Andrea Cornetti, e il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Gentiloni, che prima di arrivare a Fico ha visitato la Basf di Pontecchio Marconi, è giunto in compagnia del ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti. Il premier è stato accolto nell’area dove sono ospitati gli animali con alcuni esemplari delle razze italiane più prestigiose. Farinetti, in particolare, ha mostrato al primo ministro alcune mucche di razza maremmana, chianina e podolica.

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