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Circular economy, record Conou; Utilitalia spinge su governance nazionale; Fater: riciclo pannolini

Edizione del 15 novembre 2017

Pubblicato:15-11-2017 12:22
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:53

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CONOU DA RECORD, RACCOLTE 177.000 TONNELLATE DI OLIO

Un vero e proprio esempio di circular economy nel campo della gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati. E’ il Consorzio nazionale per la Conou, tra i protagonisti di Ecomondo. “Siamo stati antesignani sull’economia circolare“, spiega il presidente Paolo Tomasi. “Quando il consorzio è partito non se ne parlava ancora. Oggi se ne parla troppo e in molti casi a sproposito. Abbiamo concluso un 2016 con un risultato molto importante di raccolta, il 7% in più rispetto a un anno fa, e seguiamo un trend molto positivo”. Se nel 1984 si raccoglievano 40.000 tonnellate, ora sono 177.000, “ma quello che più conta- termina il presidente- è che a quella data il consumo di lubrificanti superava le 600.000 tonnellate oggi è arrivata a 400.000”.

UTILITALIA SPINGE SU GOVERNANCE INDUSTRIALE NAZIONALE RIFIUTI

L’Italia “non è la cenerentola d’Europa” nella gestione dei rifiuti. Utilitalia, la Federazione che riunisce le aziende operanti nei servizi pubblici dell’acqua, dell’ambiente, dell’energia elettrica e del gas, ha presentato a Ecomondo una indagine sulla gestione dei rifiuti nelle aree urbane europee, mettendo a confronto Paesi e capitali. E come spiega il vicepresidente Filippo Brandolini, il Belpaese non ne esce certo con le ossa rotte. Anche se poi ai tavoli europei “è sempre vivo il ricordo della emergenza a Napoli del 2008 e ci trasciniamo le procedure di infrazione che stiamo chiudendo”. L’Italia, conclude Brandolini, “è un Paese a più velocità è il difficile compito è colmare i gap interni”.

HUMANA, ECCO LA FILIERA TRASPARENTE ABITI USATI

Un cuore rosso a rappresentare “solidarietà, obiettivo sociale e no profit“. Humana People to People Italia, l’ente umanitario che finanzia i propri progetti di solidarietà grazie alla raccolta di indumenti usati, presenta a Ecomondo il nuovo contenitore hi-tech, che si affianca al tradizionale giallo, per dare un messaggio importante. “C’è sempre solidarietà tra noi che facciamo raccolta di vestiti usati”, spiega la presidente Karin Bolin. Il cuore “è un driver: le persone vogliono donare vestiti per qualcosa che serve“. Inoltre, grazie alle sue skill digitali, permette di dare maggiore “tracciabilità: qui si può misurare tutto, è molto tecnologico. Quando il contenitore è pieno e sfruttarlo al momento giusto; il touch screen spiega gli obiettivi della raccolta e si possono mettere in rete comunità e contenitore”.


COBAT: SERVONO INCENTIVI SU AUTO ELETTRICHE

Italia fanalino di coda in Europa sulle auto elettriche. Anche se decisivi potrebbero essere i prossimi anni. A fare il punto a Rimini per Ecomondo, la fiera della green economy, è Giancarlo Morandi, il presidente di Cobat, il consorzio che raccoglie batterie usate e che ha reso l’Italia prima al mondo in questa attività. Appunto però “è il Paese più arretrato d’Europa” per auto elettriche quando la Norvegia ha raggiunto il 40% di immatricolazioni e il Portogallo ne ha dieci volte tante. “Fin qui- lamenta Morandi- Governo e Regioni non si sono spesi abbastanza con incentivi sui primi acquisti, come fatto per i pannelli fotovoltaici”.

HERA PORTA IL RECUPERO DELLA DIFFERENZIATA A 94,6%

Delle 900.000 tonnellate di rifiuti raccolti in maniera differenziata, quasi 272 chili per abitante, Hera recupera il 94,6%. Di cui l’87,3% di riciclo e il 12,7% di energia. “Numeri in forte crescita”, spiega ad Ecomondo l’amministratore delegato Stefano Venier precisando che sono 174 gli impianti di recupero gestiti, 43 nel territorio del gruppo, da 159 aziende con 19.000 lavoratori e un fatturato di nove miliardi di euro. Ecco perchè si può parlare di “green economy a chilometro zero“.

FATER, ECCO IL RICICLO COMPLETO PANNOLINI

Li producono e li riciclano pure, al 100%. Fater, società che racchiude i principali marchi di pannolini, come Pampers e Lines, ha messo a punto a Treviso un sistema di riciclo che è un unicum. E ora aspetta con impazienza il via libera del ministero dell’Ambiente alla commercializzazione. Lo spiega il direttore associato di Fater, Marcello Somma. “Si tratta del primo impianto al mondo su scala industriale per il riciclo di pannolini e pannoloni- dice- il culmine di una sfida di economia circolare che abbiamo inteso di adottare quasi 10 anni fa per trovare una soluzione ambientalmente, economicamente e socialmente preferibile alle situazioni attuali di smaltimento”.

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