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Elezioni, “Siano verificate candidature irregolari”

SAN MARINO - Sulla questione

Pubblicato:15-11-2016 20:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:18

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Palazzo Pubblico San Marino

SAN MARINO – Sulla questione delle residenze fittizie, da parte dei due candidati Galassi e Cagnizi della lista “Sammarinesi”, intervengono alcuni leader delle diverse coalizioni in campo.

– Ieri sono state riportate dai media le situazioni di due candidati della lista Sammarinesi. Da quanto riferito parrebbero esserci almeno due gravi illeciti, ossia residenza fittizia per anni a San Marino e contestuale aggiramento per anni della legge italiana in fatto di residenze essendo stati di fatto residenti a Roma e come tali rispettivamente Presidente e membro del Direttivo della Comunità dei sammarinesi di Roma. Cosa ci può dire in merito?


Alessandro Mancini (Ps):”Personalmente posso dire che non conosco le situazioni di cui si parla perchè riguardano la lista Sammarinesi nostra alleata. Se così fossero, ovviamente sarebbero molto gravi e naturalmente spero solo siano delle illazioni”.

-Ieri i media hanno riferito di presunti illeciti di due candidati della lista Sammarinesi. I loro certificati di residenza rivelerebbero infatti un doppio illecito amministrativo proseguito da entrambi per anni, sia a San Marino che in Italia, avendo loro fatto parte della Fratellanza Sammarinese di Roma mentre erano residenti a San Marino. Naturalmente se fosse confermato sarebbe molto grave per un candidato al Consiglio Grande e Generale. Può dirci perchè non ravvisa lo stesso illecito nella situazione della vostra candidata milanese Franca Alessandra Casali?

Gerardo Giovagnoli (Psd): “Sicuramente sarebbe molto grave per cui non credo proprio che la lista Sammarinesi abbia commesso una simile leggerezza. Per quanto riguarda la Casali, lei in questi anni è stata residente a Milano dove viveva, dunque va precisato che aveva tutto il diritto di far parte della Comunità sammarinese dei residenti a Milano, da cui si è giustamente dimessa prima di candidarsi. Per cui mi limito a dire che non ci sono illeciti nel nostro caso”.

– Ieri sono state riportate dai media le situazioni di due candidati della lista Sammarinesi, che avrebbero commesso due gravi illeciti per un candidato al Consiglio Grande e Generale, ossia residenza fittizia per anni a San Marino e contestuale aggiramento per anni della legge italiana in fatto di residenze. Le chiediamo se ritiene importante il rispetto della legalità.

Mario Lazzaro Venturini (Adesso.sm): “Sulle residenze fittizie la penso come nel ’93, quando abbiamo iniziato a sollevare il problema della diffusione del fenomeno nel Paese e, oggi come allora, le condanno fortemente. Anche se non conosco direttamente la questione dei due candidati, credo si debba verificare certamente se c’è stata qualche violazione di legge. Ma oltre che alla residenza fittizia -che è da comprovare insieme al requisito di domicilio per i candidati- qui il discorso, da quanto ho letto, riguarda anche un’incongruità tra la residenza a San Marino e gli incarichi assunti dai due candidati, di presidente e nel direttivo di una Comunità sammarinese all’estero (Ndr: e quindi pure un’incongruità con le leggi di uno Stato estero, quindi l’Italia). E pure questo non va e pertanto devono essere entrambi depennati. La residenza anagrafica ce l”hanno, se ora sia fittizia va dimostrato, ma il fatto che da residenti a San Marino abbiano ricoperto incarichi in una comunità estera è un fatto che va sanzionato nelle forme dovute. Noi come coalizione, una volta verificate le accuse, penso proprio che ci muoveremo perchè tutte le candidature avanzate siano in regola, è qualcosa che vale per tutti. Se quindi quanto letto sarà confermato, ci sono tutti i motivi affinchè i due candidati di Sammarinesi facciano un passo indietro”.

– Sembra ci sia una combinazione di residenze fittizie in due candidati della lista Sammarinesi della coalizione San Marino prima di tutto. Qualcuno dice che e” un gioco che sa di vecchia politica, che fa venire meno la trasparenza da tutti sempre invocata. Lei cosa ne pensa?

Alessandro Rossi (Democrazia in movimento): “Di certo in un solo movimento la presenza di due candidati che hanno avuto ruoli di rilievo in una Comunità di sammarinesi residenti all”estero, senza nemmeno una risoluzione coerente della consulta, già solo questo risulta in conflitto di interessi e dovrebbe fare pensare ai due candidati di fare un passo indietro. Per quanto riguarda il caso sollevato, in merito, poi va precisato che ai fini della normativa elettorale non si richiede la residenza, ma il domicilio per poter essere candidato. Riguardo alla “trasparenza” ipocrita sollevata in questo caso, evidenzierei che la ipocrisia più evidente sia quella di un apparentamento con una lista che non ha sostenuto il referendum sulla preferenza estera e ora si schiera a fianco dei residenti all”estero. Ma credo che su questo punto ogni cittadino possa valutare la coerenza e la sincerità di questa operazione, è una operazione per permettere a Marco Arzilli di avere qualche chance per essere rieletto, con l”aiuto sembra di qualche esponente della DC che ha coordinato il tutto”

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