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Bologna come un corpo umano, il medico: “E’ sana”/FOTO e VIDEO

In via Orefici a Bologna sono spuntate, da ieri, due campane di vetro particolari: le hanno dipinte a mano il gastroenterologo Carlo Fabbri e Giorgia Roncarati

Pubblicato:15-11-2016 13:20
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:18

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BOLOGNA – La città di Bologna è “totalmente sana”, ma “c’è bisogno di fare attenzione al tanto rumore di fondo“. Rumore acustico, ma anche dovuto sia alle “cose fisiche sia alle differenze”, per far sì che “tutto questo non sia vissuto come un’invadenza, ma come una forma di opportunità per avere un equilibrio della società”. I migranti, in questo senso, “non sono qualcosa di malato”. Parola del gastroenterologo Carlo Fabbri, che ieri all’Ambasciatori ha presentato il suo libro “Silenzioso e altre modalità”, un instant book collegato al progetto realizzato in collaborazione con Hera. Ieri mattina, proprio davanti alla libreria Coop in via degli Orefici, la multiutility ha posato due campane per la raccolta differenziata del vetro dipinte dallo stesso Fabbri insieme all’artista Giorgia Roncarati. Nel suo libro, Fabbri paragona la città a un corpo umano e i cittadini alle sue cellule.

Quando c’è salute c’è armonia tra le cellule– spiega il medico- c’è un dialogo democratico. Le cellule sono fegato, cuore, polmone, ma nella diversità sono uguali. Se c’è questa pace tra le cellule, perchè non dovrebbe esserci la stessa pace anche tra i corpi”. In medicina, quando le cellule diventano tumorali vengono chiamate indifferenziate. Quindi, “è nella differenziazione che c’è la volontà di pace e salute“. In questo senso gli ultimi “non penso siano qualcosa di indifferenziato, sbagliato o malato. Ma serve un sistema di connessioni per accoglierli”. Bologna dunque “è totalmente sana, non c’è dubbio- è la diagnosi di Fabbri- ma c’è bisogno di fare attenzione al rumore di fondo: come uno stereo che frigge troppo, non riusciamo a goderci le possibilità che abbiamo”. In questa città sana, aggiunge il medico, anche la sanità “funziona straordinariamente bene. Ma questo non significa che qualche volta non possa avere male a un menisco o avere la febbre“.


 di Andrea Sangermano, giornalista professionista

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