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Roma, Calenda: “Non voglio commissariare Raggi, non è colpa sua”

I problemi di cui si occupa il tavolo su Roma non derivano dalla Raggi ma da molti

Pubblicato:15-10-2017 14:49
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:47

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Il ministro Calenda

ROMA – “Che mi importa a me di commissariare Roma? Me lo ha chiesto il sindacato…”, dice il ministro dello sviluppo Carlo Calenda, a Mezz’ora in più a proposito del tavolo su Roma. “Per essere preciso- aggiunge- me lo ha chiesto Susanna Camusso“. A proposito del fatto che il tavolo possa essere strumentalizzato in clima elettorale, Calenda osserva: “Ho fatto un lavoro perchè capita adesso, non è dettato dall’agenda della politica. Per fortuna l’agenda di governo è molto intensa. E a me, non presentandomi alle elezioni, non me ne importa proprio niente. Faccio il mio lavoro e basta“, sbotta Calenda.

E aggiunge: “I problemi” oggetto dell’attenzione del tavolo “non derivano dalla Raggi” ma dipendono da molti. “Non sono neanche colpa della politica, affondano nel tessuto sociale… Ripeto: non è un tavolo per colpevolizzare Raggi ma per mettere insieme idee sul futuro di Roma“.

RAGGI NON VENGA AL TAVOLO CON LA LISTA DELLA SPESA

“Se vengono per chiedere la lista della spesa, come ho letto oggi su alcuni giornali, è meglio che non vengano”, ha detto Calenda a proposito del tavolo su Roma convocato al Mise. Calenda ha precisato: “A me interessa lavorare con la Raggi per fare qualcosa per Roma, non si dà dell’incompetente a un sindaco di una grande città. Stiamo facendo l’analisi di tutti i fondi”.


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