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Turismo, Bonelli (Ugl): “Roma come una Ferrari che va a 30km/h, serve piano industriale”

L'Ugl presenta il rapporto 'Turismo capitale'

Pubblicato:15-07-2017 13:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:31

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ROMA – “Sembra di avere una Ferrari che però riesce ad andare solo a 30 km all’ora”. E’ questa l’immagine che Cristiano Bonelli, membro del consiglio nazionale dell’Ugl Terziario, usa per fotografare la situazione del turismo a Roma.

Intervistato ai microfoni di Radio Roma Capitale, Bonelli ha parlato dei dati elaborati dall’ufficio studi dell’Ugl sul turismo, presentati ieri in una conferenza stampa. Dal rapporto ‘Turismo Capitale’ emerge che “la città di Roma continua a essere una delle principali città in Italia in termini di presenze. Purtroppo però- sottolinea il sindacalista- la situazione è stazionaria”.


“Questa città- spiega Bonelli- ha delle potenzialità uniche ma sta lì, galleggia. Per fare un esempio, il Giubileo dello scorso anno non ha portato nulla di più”.

Per il rappresentante dell’Ugl il problema sono “le infrastrutture, le strutture e i servizi che non sono compatibili con i tesori di questa città”. Per questo, aggiunge, “vediamo differenze sostanziali ad esempio con Londra, che ha il doppio delle presenze turistiche di Roma: circa 20 mln contro 9,6”.

Ma, stando ai dati del rapporto ‘Turismo Capitale’, Roma è “addirittura quarta in Europa: in termini di presenze di turisti c’è Londra, poi Parigi e Berlino e poi Roma”. Bonelli sottolinea inoltre che, in periodo di crisi, il ritardo della Capitale nel settore turistico colpisce gravemente anche l’aspetto occupazionale: “A Roma ci sono circa 180mila addetti, nelle altre città ce ne sono 500mila”.

“Evidentemente- prosegue Bonelli- c’è qualcosa che non funziona, sia nei servizi e nell’accoglienza, sia nelle risposte che dovrebbe dare l’istituzione, che non è solo quella del Comune di Roma, ma tutte le istituzioni che non mettono in campo una pianificazione condivisa che possa attrarre anche gli investimenti dei privati”.

La proposta dell’Ugl per risollevare il turismo a Roma, quindi, è “un vero e proprio piano industriale della città”. Nell’analizzare lo stato dell’industria turistica nella Capitale, Bonelli sottolinea la difficoltà di attrarre investimenti privati, poiché questi “hanno paura di investire a Roma, anche in un settore che è florido e con potenzialità incredibile, perché hanno paura della politica che è instabile o a volte incompetente. Dobbiamo superare questa incertezza”.

Per questo, la proposta dell’Ugl è quella di “un piano industriale, che non dipenda dagli avvicendamenti della politica e dai cambi di amministrazione e con obiettivi e tempi da rispettare. Come si fa nelle aziende- spiega Bonelli- così si deve fare nella città, almeno nel settore del turismo, dando delle certezze a quei privati che non sanno mai se un giorno hanno a che fare con un sindaco e il giorno dopo con un altro”.

Per Bonelli “tutte le istituzioni devono impegnarsi. Noi abbiamo fatto un esempio: Roma e Civitavecchia. È possibile che siano così scollate, nonostante Civitavecchia sia uno dei più importanti porti dal punto di vista del turismo delle crociere a livello europeo, del Mediterraneo e il più importante in Italia? Il porto ha decine di migliaia di accessi ogni due mesi e non c’è alcun collegamento, alcun patto, nessuna intesa. Tutto questo è assurdo. Vengono persone da tutto il mondo, sanno di stare a 40 minuti da Roma ma magari restano nella nave a giocare alle slot perché i treni sono gli stessi dei pendolari”.

“Nel 2017- conclude Bonelli- la risorsa principale dell’Italia è sicuramente la cultura e i tesori che abbiamo, soprattutto nella nostra città di Roma. Eppure non riusciamo a ottimizzare, e tutto questo è assurdo. La politica e le istituzioni devono delle risposte, noi ci siamo messi a lavorare proprio per questo”.

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