ROMA – “Siamo tutti quanti un po’ tristi, perché non ne possiamo più, perché succede sempre qualcosa che blocca. Roma è diventata una città davvero complicata e ti cascano le braccia per terra, non hai più voglia nemmeno di combattere, perché dici non funziona niente. Non riusciamo a fare niente”. Lo spiega l’attore Carlo Verdone a Prato, a margine della cerimonia di consegna dei sigilli della città, in merito all’inchiesta sullo stadio di Roma. I giornalisti gli chiedono se con questa nuova vicenda giudiziaria si allontanerà sempre di più la realizzazione del nuovo impianto a Tor di Valle.
“Speriamo, invece- aggiunge-, che questa vicenda sia meno grave di quel che appare. Me lo auguro, che non si fermi il progetto, che possa andare avanti in altri modi”.
Secondo Verdone che è tifoso giallorosso, “non si può bloccare questa cosa, poi capisco anche tutte le ragioni del presidente, deve fare anche del business, i presidenti di società di calcio che non lo fanno sono destinati alla rovina, vanno in passivo”.
Quindi, “uno stadio nuovo col marchio Roma- specifica- è importante per Pallotta. Non vorrei che se ne andasse via e si stufasse. Speriamo di no”.
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