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Imprese, Silvestrini (Cna) al Governo: “Stop al fisco che avvantaggia i tedeschi”

Sergio Silvestrini, segretario generale del Cna, "La flat tax strumento utile, ma tenendo conto del vincolo posto dal debito pubblico del nostro Paese"

Pubblicato:15-06-2018 16:54
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:16
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TORINO – Alleggerire il fisco che grava sulle Pmi sia la priorità assoluta del nuovo governo, che spero non smonti le regole fatte sul lavoro. Così Sergio Silvestrini, segretario generale del Cna, Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa, oggi a margine dell’iniziativa organizzata dall’associazione a Torino dedicata al tema “Le donne che fecero l’Impresa! E se fossimo noi quelle donne?”.

Ricordando che “il peso fiscale sulle nostre imprese arriva al 60%, con un dislivello di 20 punti percentuali rispetto ai nostri maggiori concorrenti europei, ovvero i tedeschi” Silvestrini parla di “un fardello intollerabile”, considerando anche “che siamo il secondo Paese manifatturiero europeo”. Sul fronte del lavoro, Silvestrini auspica che “non siano smontate le regole che abbiamo acquisito negli anni precedenti” perché “creano quella flessibilità necessaria affinché i nostri imprenditori possano allargare la base occupazionale”.


C’è poi “il tema del credito”, continua il segretario generale della Cna, che rileva come “le piccole imprese e le imprese artigiane  hanno avuto una diminuzione di quasi il 30% negli ultimi nove anni”. Per Silvestrini “bisogna invertire questa tendenza:  occorre che le banche siano più attente ed è necessario che il governo dia strumenti legati a fondo di garanzia centrale”.

Affrontando infine la questione dell’Iva, che il nuovo governo ha promesso di non aumentare,  impegnando a tal scopo 12,4 miliardi di euro nel 2019 e quasi 19 miliardi per l’anno successivo, Silvestrini parla di “una cifra imponente”. E  auspica che “in questo Paese non sia più necessaria una sterilizzazione dell’Iva” e che la sua “spesabilità passi attraverso il taglio della spesa pubblica improduttiva”. Bisogna certamente tenere sotto controllo l’inflazione e stimolare i consumi, conclude Silvestrini, ma “bisogna anche finanziare gli investimenti  per ridurre, ad esempio, l’Irap e l’Imu”.

SILVESTRINI (CNA): FLAT TAX SI’ MA VINCOLATA A DEBITO

“La flat tax può essere uno strumento utile, ma tenendo conto del vincolo posto dall’enorme debito pubblico del nostro Paese”. Lo afferma oggi Sergio Silvestrini, segretario generale del Cna, Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa, a margine dell’iniziativa organizzata da Cna a Torino, dedicata al tema “Le donne che fecero l’Impresa! E se fossimo noi quelle donne?”.

Interpellato dalla ‘Dire’, Silvestrini osserva che “la flat tax è uno strumento possibile, che guarda alla necessità di ridurre la pressione fiscale sulle nostre imprese e su tutti i cittadini” e certamente vanno valutate le possibilità reali sui modi di realizzazione”. Per il segretario della Cna innanzitutto “bisogna valutare l’addensamento dei redditi in questo Paese, che si trova attorno ai 35-40 mila euro”. Quindi, “se noi facessimo una flat tax che non insistesse su queste fasce di reddito, probabilmente raggiungeremmo l’obiettivo per cui è stata ideata questa misura”.

E’ “noto- rileva ancora Silvestrini- nella storia economica del mondo occidentale, che solamente stimolando le fasce medie di reddito, si stimola il consumo, e stimolando il consumo, si stimolano gli investimenti e stimolando gli investimenti, si stimola il Prodotto interno lordo e quindi la ricchezza, che poi si può distribuire”. E conclude: “Spero che il Governo abbia questa sensibilità e questa possibilità. Siamo in attesa che ciò accada, pur sapendo che abbiamo alcuni vincoli.  Il primo vincolo è quello della spesabilità dell’interno processo, in quanto abbiamo il più grande debito pubblico europeo dopo la Grecia”.

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