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Slitta la proclamazione, Emiliano attacca: “Sollevato un problema giuridicamente inesistente”

ROMA - "Non si fanno errata corrige sulle

Pubblicato:15-06-2015 09:04
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:23

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M. EmilianoROMA – “Non si fanno errata corrige sulle leggi”. Michele Emiliano non è stato ancora proclamato presidente della Regione Puglia e, secondo il consigliere uscente non rieletto Davide Bellomo, è stato eletto con una legge elettorale che contiene degli errori formali, che avrebbero influenzato l’assegnazione dei seggi. Ma Emiliano taglia corto, e attacca: “È stato sollevato un problema giuridicamente inesistente perché qualcuno non riesce ad elaborare il lutto della sua mancata elezione. Che questo, poi, provochi ritardo nella proclamazione a queste persone non interessa. Pensano che le elezioni si svolgano per gli eletti, non per gli elettori”.

Ci sarebbero delle discrepanze tra il testo della legge regionale approvata e quello pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione Puglia, riscontrate anche dalla Prefettura. Il presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, ha convocato l’ufficio di presidenza per oggi. Ma per Emiliano si tratta di “un’iniziativa del tutto inutile”, perché tra l’altro “non è possibile alcun tipo di convocazione del consiglio regionale, peraltro sciolto, per una eventuale correzione di errori materiali tutti da dimostrare. E, anche ove esistessero, l’interprete della legge ha tutti gli strumenti per trovare la maniera di tirarsi fuori dagli eventuali errori applicando la legge nel modo più corretto. Così funziona in tutto il mondo, perché le leggi pubblicate non possono essere modificate. Stanno discutendo non so quanto fondatamente, su una ipotesi di eventuale cattiva trascrizione della legge nel bollettino ufficiale della Regione Puglia: un problema giuridicamente inesistente, dal mio punto di vista. Il testo della legge pubblicata è quello del bollettino: punto e basta. Se ci sono delle perplessità sui risultati- conclude Emiliano- gli interessati potranno ricorrere al Tar, e eventualmente anche eccepire la incostituzionalità di qualche singola norma che riguardi la loro posizione, e tutto viene risolto dai giudici“.


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