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L’Ue avverte l’Italia, Salvini: niente interferenze; Allarme delle regioni, a rischio prestazioni minime sanitarie

Edizione del 15 maggio 2018

Pubblicato:15-05-2018 15:31
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:53
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L’UE AVVERTE L’ITALIA, SALVINI: NIENTE INTERFERENZE

La commissione Europea mette in guardia il futuro governo tra M5s e Lega: sui conti pubblici deve assicurare la stabilita’ finanziaria. E sull’immigrazione, Bruxelles raccomanda all’Italia di non mutare le politiche seguite fin qui. A stretto giro la replica di Matteo Salvini che bolla come “inaccettabile interferenza” la posizione della Commissione. Quanto ai migranti, dice il leader della Lega, l’Italia ha accolto e mantenuto anche troppo, ora e’ il momento della sicurezza e dei respingimenti.

ALLARME DELLE REGIONI, A RISCHIO PRESTAZIONI MINIME SANITARIE

I Lea, i livelli essenziali di assistenza del Servizio sanitario nazionale, “non sono piu’ adeguati a quelli di un Paese civile.
Dal 2018 al 2019 si passa sotto la soglia minima dell’Ocse per garantire la tutela delle prestazioni”. A denunciarlo e’ Davide Caparini, rappresentante della Conferenza delle regioni, nel corso dell’audizione sul Def alla Camera. Le regioni sottolineano che e’ necessario “aggiornare i contenuti del vecchio patto per la Salute, le priorita’ sanitarie e il quadro finanziario per il futuro.


OLTRE 60 MORTI A GAZA, ANCHE UNA NEONATA

Nell’anniversario della Nakba, il colossale esodo di 700 mila palestinesi dopo la creazione dello Stato di Israele nel 1948, continua a salire il numero di morti a Gaza, uccisi dall’esercito israeliano che spara contro i manifestanti palestinesi assiepati lungo il confine. A perdere la vita anche una bambina di 8 mesi, morta dopo aver inalato gas lacrimogeni. Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato Latino, condanna ogni forma di violenza, ogni uso cinico di vite umane e di violenza sproporzionata.

VATICANO, SI’ AI SOCIAL PER LE SUORE DI CLAUSURA

Si’ ai social media, ma con “sobrieta’ e discrezione”, in modo da “salvare il raccoglimento e il silenzio”. Svolta per le suore di clausura che potranno usare i nuovi media a patto pero’ di non compromettere il silenzio e il distacco dal mondo. A dettare le nuove regole e’ l’Istruzione applicativa firmata dalla Congregazione per gli istituti di vita consacrata denominata “Cor Orans”, cuore in preghiera.

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