ROMA – Sui migranti “possono aprire altri 18 provvedimenti disciplinari nei miei confronti, ma finchè resto ministro non cambio idea: i porti restano chiusi“. Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini, in conferenza da Monza.
“Quale occasione migliore, oggi in Brianza, per ricevere un’iscrizione a giudizio di un altro reato, un altro sequestro di persona. Il pm Carmelo Zuccaro mi comunica di averla inoltrata al Tribunale dei ministri. Sono nuovamente indagato per un reato commesso a Siracusa, dal 24 al 30 gennaio 2019, ma finchè faccio il ministro i porti italiani rimangono chiusi. Il business delle armi e della droga qui non entrano”, dice Salvini, in conferenza da Monza.
LEGGI ANCHE: Libia, Trenta ‘zittisce’ Salvini: “Con guerra avremo rifugiati, non migranti. E i rifugiati si accolgono”
“Rispetto il lavoro di Di Maio, che si occupa appunto di lavoro e sviluppo economico, e non mi permetto di dirgli come risolvere le centinaia di vertenze sul suo tavolo. Allo stesso modo, di sicurezza e ordine pubblico me ne occupo io e finora credo di averlo fatto bene. Se qualcuno non è d’accordo lo dica. Se Di Maio e Trenta la pensano diversamente da me sui porti me lo dicano in Cdm e faremo una sana discussione”. Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini, in conferenza da Monza.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it