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Migranti, il papa in visita al campo profughi di Lesbo

ROMA - "Una testimonianza di come possiamo rispondere

Pubblicato:15-04-2016 11:40
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:34

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Papa Francesco

ROMA – “Una testimonianza di come possiamo rispondere a questa crisi umanitaria globale solo uniti, cattolici, ortodossi, musulmani“: Maristella Tsamatroupolou, portavoce di Caritas a Lesbo, riassume cosi’ per la Dire il significato della visita di Francesco nell’isola greca sulla rotta dei migranti. “Il Papa- sottolinea Tsamatroupolou- è riuscito dove finora nessuno era riuscito: l’incontro tra i capi delle tre Chiese, con Bartolomeo, patriarca ecumenico di Costantinopoli, e con Ieronymos, arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia, è uno straordinario segno di unità e amore divino”.

migranti_lesboPer la Caritas e per la popolazione dell’isola, sottolinea la responsabile, la visita sarà anche “un incoraggiamento a capire fino in fondo la necessità di rispettare la persona e aprirsi ai più bisognosi”. Uno dei momenti culminanti della giornata del Papa a Lesbo sarà la visita nel campo profughi di Mo’ria, che ospita circa 2.500 persone. Una scelta condivisa appieno e nei fatti anche da Caritas Grecia, che ha accolto in strutture alberghiere 200 migranti a Lesbo e altri 200 ad Atene. “Il Papa- sottolinea Tsamatroupolou- viene a dirci di continuare, di aprire le porte ai più poveri e bisognosi, che oggi sono i rifugiati“. Una missione cominciata già alcuni giorni fa, con l’annuncio della visita, motivata dal desiderio di “esprimere vicinanza e solidarietà sia ai profughi sia ai cittadini di Lesbo e a tutto il popolo greco, tanto generoso nell’accoglienza”.


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