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Clima, Forza Italia si da al negazionismo: “Il cambiamento climatico non dipende dall’uomo”

Il consigliere regionale di Forza Italia in Emilia-Romagna, Andrea Galli, si lascia andare a dichiarazioni 'negazioniste'

Pubblicato:15-03-2019 15:42
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:14
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ROMA – Il cambiamento climatico? “Non dipende dall’uomo, c’e’ sempre stato”. Nel giorno dello sciopero per il clima, e pochi giorni dopo la pubblicazione su Nature di una nuova ricerca scientifica che dimostra come l’uomo sia al 99% responsabile dei cambiamenti climatici, il consigliere regionale di Forza Italia in Emilia-Romagna, Andrea Galli, si lascia andare a dichiarazioni che si potrebbero definire quasi ‘negazioniste’.

Sostiene Galli che “il cambiamento climatico non dipende da noi. L’inquinamento e’ invece una conseguenza negativa dell’attivita’ e dei comportamenti deteriori dell’uomo: e’ quello che dobbiamo combattere. Al di la’ di slogan e mobilitazioni che non lasciano il segno”.

Secondo l’azzurro, del resto, “i cambiamenti climatici sono sempre avvenuti nella storia del pianeta, ben prima che l’attivita’ umana incidesse con le emissioni di Co2”.


Galli prende dunque le distanze dalla manifestazione di oggi, che “ha poco a che vedere con l’attivita’ della 16enne svedese Greta Thunberg. Davanti a tutti i Parlamenti europei, da anni, in qualunque momento stazionano identiche ragazze e ragazzi che sostengono le stesse cose. In questo caso e’ partito un tam tam mediatico ad hoc”.

Del resto, insiste l’azzurro, “e’ impossibile non notare come molte delle persone che oggi manifestano sul clima, ogni fine settimana andranno giustamente con le loro auto in luoghi di vacanza o prenderanno un aereo per divertimento e lavoro. Diverso invece sottolineare l’importanza di politiche che consentano di ridurre concretamente l’inquinamento a livello locale e nazionale, che grava sulla salute dei cittadini indipendentemente da cambiamenti climatici di sorta”.

Ma per farlo, contesta Galli, “occorre mettere in campo azioni coraggiose e dispendiose. E allora meglio concentrarsi su temi globali, lontani e su cui poco o nulla si puo’ fare”.

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