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L’accusa dell’eurodeputata: “Fare luce su incontro tra servizi segreti italiani e siriani”

Il presunto vertice tra servizi segreti italiani e il capo dell'intelligence siriana, Ali Mamluk, finisce sul tavolo di Federica Mogherina. L'Italia accusata di violare le sanzioni ad Assad.

Pubblicato:15-03-2018 17:20
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:38

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ROMA – Un incontro tra il capo dei servizi segreti del regime siriano di Bashar Al Assad, Ali Mamlouk, e i vertici dell’intelligence italiana sarebbe avvenuto a Roma alla fine di febbraio. All’incontro, secondo una prima ricostruzione solo in parte smentita, avrebbe partecipato anche il ministro dell’Interni Marco Minniti.

La questione è arrivata oggi sul tavolo dell’Alto rappresentante dell’Unione Europea per la politica estera, Federica Mogherini, grazie a un’interrogazione presentata dall’eurodeputata olandese Marietje Schaake, insieme ad altri 23 europarlamentari.

Il fatto, riportato dal quotidiano libanese ‘Alakbar’ e dal think thank ‘Carnegie Middle East Center’, se confermato rappresenterebbe una grave violazione dell’Italia alle sanzioni imposte dall’Unione Europea alla Siria: Ali Mamlouk, infatti, è ritenuto responsabile dall’UE di aver represso con metodi brutali le manifestazioni di dissidenza all’inizio della guerra civile sirana ed è inserito nella lista dei vertici del regime siriano sanzionati per “violenza contro i civili”.


EURODEPUTATA SCHAAKE: FAR LUCE SU CONTATTI ITALIA-DAMASCO

“Se uno Stato membro viola delle sanzioni Ue contro un Paese terzo, questo dovrebbe preoccupare tutti gli altri Stati, così come le istituzioni europee“, dice all’agenzia Dire Marietje Schaake.

“Per questo- continua- faccio appello alle autorita’ di tutti gli Stati Ue a condannare la presunta violazione commessa dall’Italia, a lavorare con il governo di Roma e con l’Alto rappresentante Mogherini per far luce sulle circostanze in cui il signor Mamlouk sarebbe stato in grado di entrare in un Paese Ue, affinche’ siano adottate tutte le misure per assicurare che un simile fatto non si ripeta piu'”.

Secondo una prima ricostruzione del quotidiano libanese ‘Alakbar’, il 26 febbraio il capo dei Servizi segreti siriani Ali Mamlouk avrebbe incontrato a Roma il ministro dell’Interno Marco Minniti e il capo dell’Aise Alberto Manenti. In un secondo tempo il giornale ha smentito il coinvolgimento di Minniti, cosa che invece non ha fatto il think tank Carnegie Middle East Center, “da cui ho appreso la notizia”, specifica Schaake.

“Ad oggi – prosegue l’eurodeputata – non abbiamo ricevuto risposte dall’Alto rappresentante Mogherini. Stando alle regole sulle interrogazioni scritte, Mogherini e il suo Ufficio hanno a disposizione tre settimane per rispondere”.

“Non abbiamo contattato Mogherini solo per condannare la presenza di Mamlouk in Italia: le sanzioni imposte dall’Ue al violento regime siriano hanno un obiettivo preciso” sottolinea ancora l’eurodeputata: “Fermare le violenze e il versamento di sangue che continuano a colpire la popolazione“.

Le sanzioni adottate dal Consiglio a maggio 2011 prevedono varie misure, tra cui il divieto di ingresso nell’Unione a 13 alti funzionari del governo siriano, tra cui Mamlouk.

Il capo dei Servizi e’ accusato da piu’ parti di crimini commessi sia nell’epoca della presidenza di Hafiz Al-Assad che piu’ di recente nel reprimere la dissidenza a partire dal 2011, con metodi definiti “brutali”.

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