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Ozieri, scritte razziste e minacce a sindaco e consigliere comunale

Nel mirino dei vandali il sindaco del paese Marco Murgia e il consigliere comunale Davide Giordano

Pubblicato:15-03-2018 15:41
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:38
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CAGLIARI – Insulti contro i migranti e croci celtiche sul muro di fronte all’abitazione del consigliere comunale di Ozieri Davide Giordano. Questo l’amaro risveglio per l’esponente del Partito dei sardi, nel mirino dei vandali insieme al sindaco del paese in provincia di Sassari, Marco Murgia, si desume, per le politiche di accoglienza dei migranti. Imbrattata con una croce anche l’auto del consigliere comunale. “In Sardegna si respira un clima pesantissimo per quanto riguarda gli amministratori che si trovano a gestire la difficile problematica delle migrazioni- il commento del presidente di Anci sardegna Emiliano Deiana-. Il dovere alla gestione sostenibile dell’impatto migratorio e’ un dovere per una classe di amministratori. Al tempo stesso la gestione del fenomeno migratorio non puo’ essere scaricato sulle comunita’ che soffrono gia’ di una crisi micidiale”.
L’impegno delle amministrazioni e di Anci Sardegna “e’ quello di evitare in tutti i modi la guerra tra poveri e di evitare lo scivolamento del dibattito pubblico verso derive razziste, di intolleranza e di segregazione- sottolinea Deiana-. Si chiede a tutte le forze politiche un atteggiamento di responsabilita’ per non alimentare la guerra tra poveri: le parole dei rappresentanti istituzionali rischiano di diventare una valanga che travolgera’ i piu’ esposti: i sindaci e gli amministratori comunali”.
Solidarieta’ a Giordano e Murgia, anche dal presidente del Pds Franciscu Sedda: “Da parte mia e di tutto il partito la piu’ forte solidarieta’ e vicinanza per l’intimidazione di marca fascista subita questa notte. Che si sappia: a noi indipendentisti del Partito dei sardi essere attaccati apertamente dai fascisti ci fa sentire ancor piu’ fieri del lavoro che ogni giorno facciamo per i sardi e per la Sardegna. Non ci spaventano e non ci fermeranno”.

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