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Grillo: “Come potrei mollare? Resto la vostra voce”

In un messaggio sul suo blog, Beppe Grillo ringrazia tutti i suoi sostenitori

Pubblicato:15-03-2018 12:58
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:38

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ROMA – “Ogni giorno mi arrivano così tante email che se per ogni messaggio ricevessi un euro, belin, sarei milionario! Voglio ringraziarvi, e lo faccio qui sul mio blog perché per me è impossibile rispondervi singolarmente (sappiate che leggo ogni messaggio che ricevo)”. Lo scrive Beppe Grillo sul blog.

“Grazie a chi mi scrive per dirmi semplicemente ‘grazie’, e trova il tempo per farlo in questa giungla quotidiana. Grazie a chi lo fa dall’Italia e a chi mi scrive dall’estero, a chi ha cercato oltre i confini una rivalsa che questa nazione non gli ha saputo donare. Grazie a chi mi racconta i propri pensieri, anche con poche parole. Grazie a chi mi spinge a non mollare (come potrei?!), chi mi dà consigli, invia segnalazioni, chi si ravvede e si complimenta. Grazie anche a chi mi offende perchè non ama il mio modo irruente, vaffanculino a te! Grazie a chi si propone per cambiare questo paese, un paese di sognatori e inventori. Perché noi italiani siamo così, siamo senza un quattrino ma in tasca abbiamo idee fantastiche, pazze, folli. È la nostra più grande ricchezza”, scrive Grillo.

E prosegue: “Ma il mio grazie, il più forte e perché no, gridato, così che davvero vi giunga fino alla porta di casa, è per chi non ce la fa più, per chi lotta ogni giorno contro uno stato assente, per chi non ha smesso di arrendersi nonostante la miriade di problemi economici, burocratici, di salute. A chi perde tutto, si spezza la schiena e continua a sorridere al mondo. Grazie a tutte le famiglie che ogni giorno vivono la disabilità, con i propri figli, i propri cari, e che nonostante ciò riescono a trovare la forza di reagire e far sentire la propria voce, davanti ad un mondo che li ha resi invisibili. Il mio grazie è per voi, che ogni giorno ripartite da zero pur consci delle difficoltà immani che dovete sostenere. Uno stato che non tutela i più deboli non è degno di definirsi tale. Io sono sempre con voi e sarò la vostra voce quando non ne avrete più. Grazie, semplicemente grazie. Vorrei guardarvi negli occhi, uno ad uno”, conclude.


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