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Smog killer a Roma, 120 morti premature ogni anno

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Pubblicato:15-02-2019 11:14
Ultimo aggiornamento:15-02-2019 11:14

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ROMA – L’aria che si respira a Roma causa, ogni anno, 120 morti premature (quasi una ogni 3 giorni), per il superamento del limite di legge sul biossido di azoto di 40 microgrammi/m3; 2.683 se si considera la soglia di 20 microgrammi stabilita dall’Oms. Almeno il 27% dei romani vive in zone della città dove le concentrazioni di NO2 superano i 40 microgrammi/m3, e secondo i dati raccolti il 100% dei cittadini della Capitale è cronicamente esposto ad un livello di NO2 superiore a 20 microgrammi, soglia oltre la quale l’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce effetti nocivi per l’organismo umano.

Sono i dati presentati stamattina dall’associazione Cittadini per l’aria che stamattina hanno presentato i risultati delle rilevazioni della campagna ‘NO2, No Grazie’, svoltasi a Roma nel febbraio 2018, per creare una mappa interattiva del biossido di azoto, realizzata con tecniche di machine learning. Alla conferenza stampa nella sala Pietro da Cortona dei Musei capitolini hanno partecipato anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, e l’assessore alla Mobilità del Campidoglio, Linda Meleo. Per Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’aria, “i dati presentati oggi, che rappresentano il danno derivante dall’esposizione dei cittadini di Roma al biossido di azoto, evidenziano solo una parte del gravissimo pregiudizio che deriva dalla violazione di legge. A fronte delle morti premature ci sono danni allo sviluppo dei bambini e malattie croniche che accompagnano per tutta la vita. Le città in tutto il mondo lo stanno facendo: per ottenere i benefici di una migliore qualità dell’aria e della vita serve eliminare al più presto i diesel e i veicoli più inquinanti che ammorbano l’aria di Roma, riducendo il traffico il più possibile”.


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