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Elezioni, i deputati fanno gli scatoloni: arriva lo sfratto

A fine legislatura i Questori ordinano di lasciare uffici, pc, telefoni...

Pubblicato:15-02-2018 19:11
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:29

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ROMA – Dura vita quella del deputato in scadenza di legislatura. Mentre si avvicinano le elezioni per il rinnovo del Parlamento, i Questori Stefano Dambruoso, Paolo Fontanelli e Gregorio Fontana hanno inviato una lettera, di cui la Dire e’ in possesso, a ciascuno dei 630 deputati uscenti.

Contenuto e toni della missiva sono chiari: e’ in sostanza un avviso di sfratto

Entro il 22 marzo 2018, e cioe’ il giorno prima dell’insediamento delle Camere rinnovate dal voto, i precedenti inquilini del Palazzo dovranno aver detto addio a uffici, pc, tesserini, permessi di accesso, persino ai codici telefonici e alle caselle email. Potranno continuare a fregiarsene solo i deputati rieletti. Agli altri tocchera’ l’amara sorte degli scatoloni

Ecco in sintesi come funziona l’addio del parlamentare al Palazzo

I deputati in carica nella diciassettesima legislatura e non ricandidati alla Camera “sono invitati a lasciare i locali ad essi assegnati entro il 2 marzo 2018, al fine di concorrere ad un ordinato avvio della diciottesima legislatura”. Se non provvederanno, anche per loro scattera’ lo sfratto esecutivo, a far data dal 22 marzo. Recita infatti la missiva dei Questori: “In mancanza del rilascio entro le date sopra indicate il collegio dei Questori potra’ ricorrere alla procedura di rilascio in via esecutiva ai sensi della deliberazione dell’ufficio di presidenza Presidenza del 27 marzo 2003”. La Camera offre un servizio di trasporto a domicilio dei beni e degli effetti personali, ma “le spese saranno poste a loro carico”.


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Il deputato uscente dovra’ lasciare anche le postazioni informatiche, ma ha diritto a recuperare dagli hard disk tutto cio’ che ritiene di interesse personale

Il collegio dei questori ha dato disposizione affinche’ sia assicurato ai deputati il supporto necessario per recuperare i dati conservati nei sistemi informatici della Camera. Anche in questo caso, come per gli uffici, il deputato dovra’ lasciare intonsa la memoria permanente dei computer e comunicare al servizio informatica il completamento dell’operazione stessa. Se alla data del 14 marzo 2018 il deputato non avra’ ancora effettuato le operazioni indicate, “il servizio informatica e’ autorizzato a procedere d’ufficio al ritiro del computer attualmente assegnato per iniziare a predisporre quelli per La diciottesima legislatura”. In questo caso “il servizio informatica provvedera’ comunque alla rimozione dall’hard disk del computer dei dati e alla loro conservazione in conformita’ con i principi previsti per il trattamento dei dati personali. L’hard disk rimosso sara’ conservato a cura del servizio informatica fino al 30 giugno 2018. Sara’ consegnato al deputato se richiesto, previa cancellazione da esso di eventuali software di proprieta’ della Camera dei Deputati. Alla scadenza del termine indicato il contenuto sara’ definitivamente cancellato”. 

Al 30 giugno del 2018 avverra’ la cancellazione del deputato anche dalla memoria digitale del computer

 Lo stesso destino tocchera’ alla casella di posta elettronica dei deputati non rieletti: il loro contenuto potra’ essere esportato sull’hard disk che verra’ consegnato al deputato. Le email saranno attive fino al 22 marzo 2018, ad eccezione di quella istituzionale che restera’ attiva fino al 30 giugno. I deputati non rieletti potranno ricevere le comunicazioni di loro interesse da parte della Camera attraverso il portale dedicato all’indirizzo pedro.camera.it La ‘mannaia’ del 22 marzo calera’ anche per altri strumenti ad uso dei parlamentari, dalle credenziali per il wifi, ai titoli rilasciati ai collaboratori, ai permessi per l’accesso al centro storico, ai posti nei parcheggi riservati, ai codici telefonici. La rendicontazione delle spese sostenute nei primi mesi del 2018 dovra’ essere presentata entro il 31 marzo 2018.

Alle elezioni mancano:

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