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Report della commissione Finanze del 15 febbraio

Piano di stabilità, questione American Express, Banca centrale, Cassa di Risparmio: si torna a parlare dei temi d'attualità

Pubblicato:15-02-2018 16:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:29

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Piano di stabilità, questione American Express, Banca centrale, Cassa di Risparmio: si torna a parlare dei temi d’attualità finanziaria all’avvio dei lavori della Commissione Finanze, riunita per tutta la giornata a Palazzo Pubblico.

In mattinata, all’apertura della seduta, il Presidente Tony Margiotta annuncia la data per l’audizione in Commissione con il Direttore di Banca Centrale, Roberto Moretti, fissata il prossimo 28 febbraio. Prendono poi la parola i commissari di minoranza. Alessandro Mancini, Ps, per primo affronta la decisione di American Express di lasciare San Marino e auspica non solo iniziative di Bcsm, ma “un intervento forte della politica”. Inoltre il capogruppo del Ps ricorda un’altra audizione attesa dai commissari, quella con il Cda di Cassa di Risparmio, di cui chiede di fissare i tempi. A riguardo auspica la presenza anche di Domenico Trombone, presidente di Sccd, società recupero crediti di Delta, per avere un quadro completo di informazioni sulla cessione degli Npl di Crrsm. I consiglieri Teodoro Lonfernini e Francesco Mussoni, Pdcs, criticano l’ordine del giorno dei lavori odierni. “Non si convocano Commissioni vuote, inutili- stigmatizza Mussoni- in un momento estremamente difficile per il Paese dal punto di vista bancario e reputazionale”. Lonfernini boccia la trattativa di acquisizione delle quote Sums di Ccrsm da parte dello Stato che “ha imposto le sue condizioni, come se non ci fossero due parti al tavolo”. La Sums ha accettato “con una pistola puntata alla testa”, chiosa. Quindi passa a criticare la scelta di non coinvolgere l’opposizione sul piano di stabilità nazionale. Piuttosto “metterete un cartello fuori Dogana con scritto ‘cerchiamo consulenti esterni per il Piano”- lamenta- avete così replicato quanto fatto in passato spendendo centinaia di migliaia di euro con McKinsey e Ambrosetti”. Tornando sulla questione American Express, Roberto Ciavatta di Rete coglie l’occasione per sollecitare la Segreteria sul “malfunzionamento dell’unica carta rimasta, la T-pay”. E fa sapere che “American Express non è poi l’unico attore a disdire i rapporti con San Marino- prosegue- ci risulta lo abbia fatto anche la Kbc group, settimo istituto a livello europeo”. Il capogruppo di Rete si unisce infine alla richiesta di Mancini per avere in Commissione il presidente della società di recupero crediti di Delta. Iro Belluzzi, Psd, è scettico sulla volontà del govero di affidare il “progetto Paese” a consulenti: “Ci rendiamo conto- manda a dire- di essere in mezzo a un guardo, prima che si concretizzino soluzioni, il tempo passa e le difficoltà aumentano”. Dalle fila di maggioranza intervengono i due consiglieri di Rf: Stefano Palmieri smentisce la forzatura su Sums descritta dal collega Lonfernini, mentre Nicola Selva difende la scelta di avvalersi per la definizione del Piano di stabilità a consulenti. “Quando servono progetti di strategia di carattere tecnico- chiarisce- in ambiti dove servono competenze di alto livello, o semplicemente quando servono soluzioni di eccellenza, i governi, e non sol,o hanno la facoltà di avvalersi di competenze appropriate e quindi consulenze”.

Prende infine la parola il Segretario per le Finanze, Simone Celli. In primis, replica sul piano di stabilità nazionale, richiamandosi ai contenuti dell’Odg approvato nell’ultimo Consiglio. Spiega che il governo non ha ancora definito “il partner internazionale con cui procedere all’elaborazione del piano”. Ma la scelta di avere “un advisory con una società di consulenza di massimo prestigio- motiva- può qualificare ulteriormente il lavoro portato avanti dal governo”. Celli assicura poi che a metà marzo si avranno le “linee di indirizzo” del piano e da quel momento potrà partire “un coinvolgimento permanente della commissione Finanze”. Sulla vicenda American Express assicura che Banca centrale si è già attivata con la società e si dice convinto che nell’audizione di fine mese il direttore avrà sicuramente aggiornamenti per i commissari. Infine, il Segretario di Stato si dice in favore della proposta fatta dal consigliere Mancini sulla presenza del dr. Trombone nell’Audizione con il Cda di Cassa, rispetto cui il presidente Margiotta assicura di attivarsi per la sua organizzazione.


La Commissione passa quindi ad affrontare i comma successivi relativi alle mozioni. In particolare, le prime due, conseguenti ad interpellanze del Pdcs, riguardano le passate vicende dell’amministrazione straordinaria e del commissariamento di Asset Banca. Si procede con la terza mozione, conseguente all’interpellanza di Rete, su raccolta bancaria e credito di imposta.

Al termine della seduta sono messi al voto due Ordini del giorno:

– il primo, presentato in comma comunicazione da tutte le forze di opposizione, viene respinto. Richiedeva di “istituire un confronto permanente all’interno della Commissione Finanze fino alla definizione del piano di stabilità nazionale, svolgendo audizioni con le categorie economiche”viene respinto.

– il secondo, presentato al comma 4 da Rete-Dim , viene approvato all’unanimità. Il testo impegna il governo “a fornire semestralmente ai membri della Commissione i dati relativi al sistema finanziario aggiornati richiesti nell’interpellanza, ad eccezione dei dati sul credito di imposta che verranno discussi annualmente”.

I lavori sono sospesi per la pausa pranzo e riprenderanno nel pomeriggio con l’audizione del presidente dell’Istituto per l’innovazione della Repubblica di San Marino.

Comma 1. Comunicazioni

Tony Margiotta, Ssd, Presidente

interviene in apertura della seduta per annunciare l’audizione del direttore di Banca centrale, Roberto Moretti, prevista per il prossimo 28 febbraio.

Alessandro Mancini, Ps
Non abbiamo voluto fare interpellanze sulla decisione di American Express di lasciare San Marino, perché è materia sensibile oltre confine. Chiediamo cosa si sta facendo per risolvere il problema. Al di là di Bcsm, serve un intervento forte della politica, per l’impatto che ha tale scelte sul settore turistico e commericale, inoltre molti sammarinesi hanno in tasca questa carta ed è fondamentale mantenerla.

Ringrazio poi il presidente Margiotta per la comunicazione appena data. Abbiamo anche un’audizione del Cda di Cassa di Risparmio sugli Npl, come previsto dall’Odg approvato. Chiedo quando sarà messa in calendario. Chiedo infine che quando ci sarà l’audizione possa essere presente Domenico Trombone, presidente di Sccd, la società recupero crediti di Delta.

Teodoro Lonfenrini, Pdcs

La seduta di oggi ricade in un momento propizio per l’attività lavorativa, visto che siamo a inizio anno, e mi aspetterei più lavoro in termine di Odg e di cose pragmatiche da fare. L’attività della Segreteria di Stato pe rle Finanze è intensa ma quasi come un atto unilaterale, quando invece le scelte dovranno essere condivise. Ci riuniamo per discutere solo due mozioni sostanzialmente. Andremo poi prossima settimana in seduta consigliare con qualche decreto e un odg da votare, ma nulla di più. Visto che qui il governo è rappresentato da chi ha dovuto gestire le fasi più complicate, mi chiedo cosa volete servirci, in termini di lavoro, per guardare al futuro. Continuiamo pure a discutere qui di Bcsm, ma visto che le cose cambiano dalla sera alla mattina, la data del 28 febbraio mi pare aleatoria rispetto al futuro. Come opposizione non sappiamo nemmeno più cosa fare. Non è rassegnazione, ma fastidio e rabbia istituzionale che manifesteremo.
Altro tema: come socio Sums ho saputo che la trattativa si interrompeva in assemblea, non vanno così le cose. Lo Stato ha imposto le sue condizioni al tavolo, come se non ci fossero al tavolo due parti. La Sums ha accettato di cedere le proprie quote per continuità di lavoro e per rispondere ai propri soci ed evitare di essere priva di risorse nei prossimi anni. Ma ha dovuto farlo accettando con una pistola puntata alla testa. Avete imposto alla Sums di rinunciare ad ogni azione legale presente e futura. Ponete, a livello contrattuale, delle condizioni eccessive, ai limiti della liceità.

Fondo Monetario: lei Segretario nell’ultimo Consiglio ha preso un impegno. Ci ha detto che il lavoro è da fare subito, ma passa il tempo e non vedo grande agitazione nel coinvolgerci tutti sul piano di stabilità nazionale. Avete detto invece a tutto il Paese che metterete un cartello fuori Dogana con scritto “cerchiamo consulenti esterni per il Piano”. Avete così replicato quanto fatto in passato spendendo centinaia di migliaia di euro con McKinsey, Ambrosetti…mentre voi all’opposizione criticavate. Fate uguale? Quanto vogliono queste società?

La questione America Express non è un dettaglio. So Segretario che si è attivato, ma la invito ad avere grande determinazione. Ci sono due mesi di tempo, se perdiamo quel treno, perdiamo una delle ultime circostanze di credibilità internazionale. E’ una pagina bruttissima e forse doveva essere gestito tutto meglio prima, e non dico da lei, magari nei rapporti con Bcsm si poteva fare di più. Una Banca centrale avveduta doveva sapere che i rapporti con quel circuito si sarebbero esauriti, se non si fosse mai siglato un accordo. Questa è una responsabilità di gestione della sua Bcsm e di quella dei nostri governi precedenti. Il fatto che non ci riconoscono come sistema paese è disarmante. Il problema non sta in Banca d’Italia, ma tra Banca centrale sammarinese e l’operatore internazionale, fate quell’accordo.

Roberto Ciavatta, Rete

A proposito di American Express, senza addossare le colpe a nessuno, credo la Segreteria dovrebbe interessarsi anche al malfunzionamento dell’unica carta rimasta, la T-pay, in particolare all’estero e su numerosi siti internet on line. Senza polemiche perché il problema non è da addebitare alla Segreteria, nè a quella precedente, ma il servizio bancario dovrebbe migliorarne le funzionalità. Anche perché è un altro elemento che può far spostare i propri soldi nel circuito italiano. American Express non è poi l’unico attore a disdire i rapporti con San Marino, ci risulta lo abbia fatto anche la Kbc group, che non aveva rischi diretti nel circuito sammarinese. È il settimo istituto a livello europeo. Pare la motivazione sia il timore per il rischio reputazionale, per l’istituto stesso che aveva rapporti con Asset banca e ha vissuto il blocco dei pagamenti. Altri elementi di perplessità che motivano questo passo indietro pare siano i dubbi sull’ingresso del gruppo saudita nel sistema sammarinese. E proprio il gruppo saudita ci risulta non abbia gradito il cambio di idea sul credito di imposta e sulla loro trasformazione in titoli di Stato. Come Lonfernini segnalo poi la preoccupazioni sulle consulenze, ma anche per la deriva di consulenze attivate dalle partecipate, mi riferisco in particolare a Cassa di Risparmio, addirittura una consulenza da 40 mila euro per la promozione del suo nome. Abbiamo richiesto ci venga fornito il quadro di aumento delle spese consulenziali da settembre ad oggi. Una sana e prudente gestione in un momento di esposizione dello Stato è necessario pretenderla. Mi associo infine alla richiesta di Mancini per l’audizione del dott. Domenico Livio Trombone che ha responsabilità della gestione crediti per delta. La decisione di aprire l’asta sui crediti è stata di Sccd e ci sono elementi che dovremo cercare di conoscere meglio.

Francesco Mussoni, Pdcs

Mi aspettavo un riferimento del Segretario su qualcosa di attualità politica. Non si convocano Commissioni vuote, inutili, in un momento estremamente difficile per il Paese dal punto di vista bancario e reputazionale. E’ inutile che maggioranza e governo facciano vedere i muscoli con comunicati politici, ma poi manca la sostanza nelle sedi istituzionali. Sul piano di stabilità: mi viene da dire che qui perdiamo un altro anno, o è tutto già pronto? Mi aspetterei di discuterne in questa sede. Putroppo la tempistica e anche la modalità mi pare siano di parte opposta. Prendo atto che non c’è stato il riferimento del Segretario e prendo atto che ci confrontermo su un Odg tutto sommato vuoto. Segretario, la invito a fare una commissione su temi veri e che ci fossero ipotesi del governo su questi temi centrali per il Paese. Prendo atto della convocazione del 28 febbraio prossimo del direttore di Bcsm, mi sembra ci sia la scadenza di un progetto di riorganizzazione dell’istituto e che sia quella la sede di discuterlo. L’impressione è che il Paese non ha risposte pronte, che siamo troppo lenti e impreparati.

Sulla cessione Npl di Cassa: la politica ha il dovere di fare chiarezza. La non scelta e la non comunicazione è un aspetto negativo. Le posizioni dovevano essere discusse in questa sede. Invito a condurre i lavori delle istituzioni in un’altra modalità per far far passi in avanti al Paese. Meno muscoli e più sostanza.

Stefano Palmieri, Rf

Alla Sums nessuna pistola puntata, mi risulta il voto in assemblea sia stato di 92 voti a favore e 4 astensioni, non ho visto tutto questo can -can.

Iro Belluzzi, Psd

All’interno di questa commissione non è giunto un solo provvedimento da discutere sulla materia legata alla finanze. Gli unici atti, per altro confusi, adottati sono stati decreti legge. Non c’è stato confronto o nulla di strutturale per dare risposte al Paese. Sul progetto Paese è emersa la volontà del governo e di maggioranza di affidarlo a consulenti, ci rendiamo conto di essere in mezzo a un guardo, prima che si concretizzino soluzioni il tempo passa e le difficoltà aumentano.

Come forza di minoranza chiedo di cominciare a ragionare in ottica di sistema cercando di non percorrere quelle strade fatte di piccoli provvedimenti che servono solo per gestire il quotidiano. Piuttosto si arrivi alla strutturazione di un progetto paese che deve essere portato avanti, non da una parte, ma da tutta la collettività, per questo le forze di minoranza avvieranno un tavolo di confronto con parti sociali e datoriali già nella giornata di domani, per giungere a una sintesi che possa rilanciare l’economia del paese. Logicamente non potremo incidere sulle scelte del governo, però un contributo potremmo portarlo e il contributo più grande sarebbe l’univocità del progetto paese.

Nicola Selva, Rf

Sulle consulenze: da quando sono in politica ho sempre visto e affrontato consulenze fatte da tutti i governi che si sono succeduti nelle ultime legislature degli ultimi 10 anni. Quando esistono progetti di strategia di carattere tecnico, in ambiti dove servono competenze di alto livello, o semplicemente quanso servono soluzioni di eccellenza, i governi e non solo hanno la facoltà di avvalersi di competenze appropriate e quindi consulenze. Certamente queste cose vanno fatte in massima trasparenza e spiegando l’onere per lo Stato. In passato abbiamo visto progetti di sviluppo buttati lì, senza affrontare le peculiarità del Paese. Non farei paragoni con il passato, le analisi storiche sono differenti ma verificherei la vera situazione del Paese su cui deve basarsi un’eventuale consulenza. Non per dire che riforme dobbiamo fare, ma per compiere le valutazioni da fare: mettere in sicurezza paese, come fare, i supporti che servono, il rilancio del settore, allinearsi alla credibilità internazionale.

Simone Celli, Sds Finanze

Sulla predisposizione di un Piano di stabilità nazionale: al termine del dibattito dell’ultimo Consiglio Grande e Generale, relativo alla relazione del Fmi, è stato approvato un Odg con cui si è dato mandato specifico al governo, per la predisposizione di un Piano di stabilità nazionale che dovrà tenere in considerazione adeguati momenti di confronto con le forze di opposizione, ma anche con associazioni sindacali e datoriali. Il governo ha fatto una scelta di fondo: non ha ancora definito chi sarà il partner internazionale con cui procedere all’elaborazione del piano, ma si ritiene che avere un advisory con una società di consulenza di massimo prestigio è una scelta che può qualificare ulteriormente il lavoro portato avanti dal governo. Si mira a raggiungere l’obiettivo di un piano di stabilità nazionale, è il governo che dovrà promuoverlo, la società avrà il compito di accompagnamento. Abbiamo fatto poi una scelta di carattere politico, ovvero di affiancare la società di consulenza con 6 professionalità sammariensi che possano inserire questa fase progettuale all’interno del contesto economico sociale e finanziario di San Marino. Ecco perché si è deciso di dare la possibilità a sei professionalità sammarinsi di accompagnarci, per mantenere un collegamento diretto e specifico alla nostra realtà. Verranno reperite attraverso un bando con evidenza pubblica, tutti coloro che avranno i requisiti potranno partecipare.

Intorno alla metà del mese di marzo saremo nelle condizioni di avere delle linee di indirizzo rispetto al piano di stabilità e in quel momento è auspicabile un coinvolgimento permanente della commissione Finanze. Dalla seconda metà del mese di marzo c’è quindi la totale disponibilità del governo a prevedere momenti periodici perché la bozza di un piano di stabilità possa arrivare a un livello di condivisione e sia oggetto di un dibattito consiliare tra aprile e maggio. Obiettivo è di avere un mese e mezzo di intenso confronto e la sede istituzionale preposta possa essere la Commisisone.

Sull’audizione del direttore Bcsm: sarà l’occasione per confrontarci sulla situazione del sistema bancario e per avere ragguagli, dopo circa due mesi dell’insediamento in direzione generale, sulle strategie che intende mettere in campo. Il 28 febbraio sarà occasione anche per avviare un confronto sulla riforma di Bcsm, entro l’estate vorremmo portare a compimento il processo di riorganizzazione di Banca centrale.

Strettamento connesso alla funzione di organo di controllo del sistema dei pagamenti che è Bcsm, condivido le preoccupazioni di Ciavatta sulla società T-pay, indiscutibilente deve migliorare il servizio reso alla clientela sammarinese. Ci sono aspetti che vanno migliorati e il governo ha sollecitato Bcsm perché porti questo messaggio e arrivino soluzioni in tempi rapidi per avere carte di credito funzionali anche all’esterno.

Anche sull’American Express condividiamo le preoccupazioni: il govenro ha attivato immediatamente Bcsm che è entrata già in contatto con i responsabili della società in Italia. I volumi di pagamento tramite American Express sono modesti, il 2% circa, per questo ci può essere scarso interesse della stessa America Express, ma Banca centrale è già sul pezzo ed entro febbraio in Commissione Finanze il direttore credo ci possa dare aggiornamenti sulla questione.

La fragilità del nostro sistema finanziario è sempre stata riconosicuta da questo governo, purtroppo l’andamento 2017 della raccolta bancario rispetto al biennio 2015-2016 è lo stesso, per sottolineare la strutturalità della fragilità del comparto. Il momento è difficile e il govenro ha il dovere di affrontarlo con interventi rapidi ed efficaci, vogliamo risolvere i problemi e 2018 rappresenta un anno decisivo.

Ultimo punto, Cassa di risparmio: la scorsa settimana è stata inviata la comunicazine a tutti i gruppi consiliari annunciando che il Presidente organizzarà un momento di confronto per aggiornarli sul piano industiale e sulla situazione del personale dipendente. Quindi prima dell’approvazione del piano industriale in ambito assembleare, ci sarà un confronto. Sui crediti Delta, per quanto di competenza del governo, c’è disponibilità perché in audizione ci sia anche il dott. Trombone. Lo ritengo una opportunità.

Ultimo aspetto: sulla questione Sums, rispetto tutte le opinioni, ma vorrei fare una precisazione. Quando si fa un contratto si è in due, non c’è imposizione, chi parla di imposizione non lo fa in modo appropriato. Riteniamo che la fase di conflittualità tra i soci sia conclusa, con la negoziazione si è voluto acquisire le quote di Sums per eliminare fattori conflittuali che non hanno fatto il bene della banca. Nei prossimi giorni seguirà il confornto tra tecnici per portare avanti il contratto di natura bilaterale, il governo non ha imposto unilaterlmente a Sums di fare niente.

Alessandro Mancini, Ps

Proprio alla luce della richiesta di audire Trombone, chiederei di formalizzare una richiesta allo stesso e per conoscenza al Cda di Cassa per richiedere la sua presenza in Commissione.

Teodoro Lonfernini, Pdcs

Presento l’Odg firmato da tutti i componenti dell’opposizione

“Considerato che all’articolo 65 della legge di bilancio, approvata nel dicembre 2017, si impegna il governo a presentare entro il 30 giugno al Consiglio Grande e Generale un Piano nazionale pluriennale;

Considerati gli Odg trattati e votati nell’ ltima seduta del Consiglio Grande e Generale che rafforzano ancora di più il principio stabilito nella Legge di bilancio;

Considerato che i gruppi di opposizione hanno già avviato un confronto che pone al centro la partecipazione fattiva di tutte le parti economiche e sociali de Paese,

si propone

di istituire un confronto permanente all’interno della Commissione Finanze fino al raggiugimento della definizione di un Piano di stabilità nazionale, svolgendo se necessario anche audizioni con le categorie economiche e convocando la stessa Commissione con precisi o appositi Ordini del giorno”.

Aggiungo su Sum: mi va bene risposta del Segretario, ma nella trattativa bastava dire ‘la parte economica è accordata, guardiamo anche altre condizioniì, sarebbero state meno imposizioni e un buon servizio al Paese

Tony Margiotta, Ssd, presidente

Mi prendo impegno di contattare presidente Crrsm per organizzare l’audizione con Trombone e mi muoverò di conseguenza. Comma 1 concluso.

Comma 2 e 3 (accorpati in unico dibattito)

– Mozione, conseguente alla trasformazione dell’interpellanza presentata dai Consiglieri Marco Gatti e Stefano Canti per chiarimenti circa la procedura di amministrazione straordinaria della Asset Banca S.P.A.

– Mozione, conseguente alla trasformazione dell’interpellanza presentata dai Consiglieri Marco Gatti e Stefano Canti in merito alla nomina del Commissario a seguito della sospensione degli organi di amministrazione di Asset Banca S.p.A.

Francesco Mussoni, Pdcs
Dall’interpellanza relativa alla vicenda che risale ad aprile 2017 sono intercorsi molti mesi, non devo descrivere ulteriormente l’iniziativa politica condivisa dal Pdcs,s arebbe ora di avere risposta, ma sono passati molti mesi, le situazioni si sono aggravate, formalmente Asset banca non esiste più, potrebbe esistere giuridicamente se il tribunale contesterà i provvedimenti in essere, c’è infatti il ricorso dei correntisti. La reatà ha superato la situazione a cui doveva essere data risposta all’interpellanza, nel momento in cui si è sollevata la questione. Inviterei il Segretario a riferire, in particolare, quanto possa incidere la posizione del Tribunale sulla situazione in essere, avete valutato la possibilità che il Tribunale possa mettere in discussione l’impostazione data e quale possano essere le conseguenze?

Simone Celli, Sds Finanze

Rispetto ai questiti posti dalle mozioni non ho molto da aggiungere se non quanto già riportato in ambito di risposte alle interpellanze. Già riferito che fu la valutazione fatta dal Ccr in quei frangenti che portarono a quelle nomine. Ovviamente non voglio liquidare le due mozioni sottolineando che non ci sono elementi di novità, ma è giusto fare un resoconto di quella che è stata, è e potrebbe essere la vicenda Asset Banca. Le considerazioni di Mussoni vanno valutate, la vicenda Asset è complessa, ha vissuto una fase di amministrazione straordinaria, il commissariamento, infine la Lca. Non intendo tornare su informazioni che avevano di fatto già avuto modo di essere condivise all’interno dell’Aula consiliare, quando portai documenti del commissario e di Bcsm. Certo non si può sottacere che il commissarimeno ha avuto criticità nella sua gestione, ha avuto un’evoluzione sui generis che ha creato l’implementazione delle criticità esistenti interne all’istituto in oggetto, poteva essere gestito meglio il commissariamento? Nel rispetto dell’autonomia, come Segreteria per le Finanze non posso non evidenziare le criticità dei 6 mesi di commissariamento, sopratutto per la lungaggine, chiaramente però gli elementi condivisi in Aula consiliare, dove ho sottoposto ai consiglieri la relazione con cui il commissario indicava come soluzione la liquidazione coatta, io credo che con quell’illustrazione siano stati prodotti elementi importanti che giustificano il commissariamento e gli interventi successivi. Sono vicende discusse per oltre un anno in Consiglio. Rispetto alle osservazioni di Mussoni su cosa accadrà se il tribuale dovesse dichiarare accoglibile la richiesta di sospensione del provveimdeto di Lca, al momento non ci permettiamo di entrare nel merito, dicendo cosa dobbiamo fare, potrebbe sembrare una interferenza, attendiamo fiduciosi e rispettosi della pronuncia del giudice. Poi faremo i conti, preparandoci adeguatamente ad ogni tipo di scenario. Riteniamo ci siano elementi robusti che motivano il provvedimeto di Lca

Comma 4. Mozione, conseguente alla trasformazione dell’interpellanza presentata dai Consiglieri Matteo Zeppa, Davide Forcellini e Federico Pedini Amati per chiarimenti in merito al credito d’imposta concesso alle banche, allo Stato dei depositi bancari ed alla relazione consuntiva per l’anno 2015 sull’attività di BCSM Roberto Ciavatta, Rete
E’ un’interpellanza pure datata. All’interpellanza non vi era stata data risposta esaustiva a tutti i quesiti. In particolare, si chiedeva tra l’altro anche di mettere a disposizione dei gruppi la suddivisione della raccolta del sistema bancario per tipologia di raccolta, dati interessanti anche per stabilire possibili strategie. Le risposte a queste domande in particolare sono lacunose, anche rispetto alla divisione tra raccolta interna ed esterna, dati che le banche non danno. Presenterò in merito un Odg che trasforma la mozione per impegnare la Commissione a valutazioni periodiche sulla raccolta. La raccolta bancaria è elemento di interesse: nel 2007 si avevano 14,2 miliardi di raccolta. Negli anni successivi con lo scudo fiscale e la crisi economica vi è una precipitazione della raccolta fino al 2011, si dimezza infatti e passa a 7,3 miliardi. Dal 2012 al 2013 il deflusso termina, e si assesta nell’arco di tre anni per tornare a crescere nel 2014. Poi c’è di nuovo l’esplosione del deflusso per la voluntary disclosure, con 600 mln di euro e 400 mln di euro fuoriusciti, rispettivamente tra il 2015 e il 2016. Nei dati del 2017, non c’è più voluntary o comunque è in fase di coda, e si registrano 600 milioni di euro di deflusso. Questi dovrebbero essere dati che la commissione dovrebbe conoscere periodicamente per valutare le iniziative da intreprendere, non è ininfluente quindi conoscere l’andamento della raccolta, la composizione, e anche l’andamento del credito di imposta che pure chiedevamo. Per quali ragioni aumenta invece di diminuire? Quali sono i controlli? Non sono elementi ininfluenti per chi è in questa Aula. Il nostro Odg chiede che il governo metta al corrente periodicamente questa commissione dell’andamento di questi flussi. “Con riferimento al’interpellanza depositata nel marzo 2017 da Rete -Dim, alla luce della risposta del Segretario Finanze, in cui si rilevano dati sensibili sul creditodi imposta istituti sammarinesi, (…)la Commissione finanze impegna il governo a fornire trimestralmente ai membri della commissione Finanze i dati aggiornati richiesti nell’interpellanza in oggetto”.

Simone Celli, Sds Finanze

Sul credito di imposta ci siamo impegnati al riferimento del Comitato di sorveglianza in Commisisne Finanze, compatibilmente con gli impegni, per un aggiornamento della sua attività. Il comitato ha dato la sua disponibilità, non appena potremo calendarizzare l’audizione, si potrà tenere.

Senza entrare nel merito delle singole vicende, il credito di imposta è tema di carattere sistemico, va affrontato cercando anche soluzioni strutturali ad un vero e proprio fardello in termini contabili e finanziari. Entro il mese di maggio ribadisco il confronto con il Comitato di sorviglianza.

Rispetto le somme detenute all’estero, non appena saranno aggregati i dati 2016 potremo metterli a disposizione, sono dati pubblici. Per quanto riguardoil punto 3 dei dati di raccolta, vorrei mettere al corrente l’Aula dei dati al 30 novembre 2017. Sulla raccolta il dato aggregato non è ancora ufficiale, potrebbe esserci una revisione. Comunque a raccolta diretta siamo a 4,063 miliardi di euro, la raccolta indiretta è 1,6 mld, per un totale di raccolta aggregata di 5,7 miliardi di euro.

Rispetto ai dati degli anni precedenti, ad oggi rispetto al 31 -12- 2016, 11 mesi dopo, il dato aggregato prevede una diminuzione della raccolta di 600 mln di euro, più o meno in linea con quelloo del 2015, e tiene conto del dato parziale della raccolta Asset ed è un dato che potrebbe evolversi in positivo.

Roberto Ciavatta, Rete

Se il dato finale del 2017 risulta in crescita, bene, ma rimarco la perdita di 600 mln di euro nel 2015, di 400 mln di euro nel 2016, e qui abbiamo cora una controtendenza nel 2017, da 400 si ripassa a 600 mln di euro di perdita.

Sds Celli sull’Odg di Rete

L’impegno c’è per fare avere i dati sulla raccolta, ogni sei mesi è possibile avere un’aggiornamento. Credo vada bene anche a verbale. Dubbi invece sui dati del credito di imposta che ci siano semestralmente.

Roberto Ciavatta, Rete

Rileggo l’Odg in una nuova versione che recepisce le osservazioni del Segretario, “La Commissione impegna il governo a fornire semestralmente ai membri della Commissione i dati relativi al sistema finanziario aggiornati richiesti nell’interpellanza, ad eccezione dei dati sul credito di imposta che verranno discussi annualmente”/approvato all’unanimità.

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