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Comitato anti-multe di Portonaccio: “Tutti in Campidoglio contro ‘multopoli'”

La rabbia dei cittadini: "Liberateci dalle multe"

Pubblicato:15-02-2018 11:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:29

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ROMA –  “Direzione Campidoglio“. Non ha dubbi Luca Cardia, esponente del Comitato ‘Uniamoci contro le multe in via di Portonaccio’, che questa mattina si è riunito con alcune decine di cittadini in via Ostiense sotto l’ufficio Multe. Obiettivo: fare sentire la propria voce alla Prefettura, che sta per passare all’esame oltre 20 mila ricorsi di automobilisti vittime della preferenziale in via di Portonaccio. Cardia a nome del Comitato ‘apartitico’ ha lanciato un appello a tutte le forze politiche affinché in una data da decidere, sicuramente prima del 4 marzo, possano partecipare alla manifestazione che sarà organizzata in Campidoglio contro la ‘multopoli capitolina’.

Le proteste dei cittadini

Intanto la rabbia sale. “Liberateci dalle multe“, “amministrazione trasparente, non si vede e non si sente”, hanno scritto su alcuni cartelli i cittadini multati radunati questa mattina in via Ostiense. Solo pochi minuti fa Cardia e un altro membro del Comitato sono stati ricevuti dal viceprefetto Gerardo Caroli. Un incontro breve in cui il comitato ha cercato di capire quale sarà l’orientamento del Prefetto nel giudicare i ricorsi. Nessuna risposta ufficiale ma la rassicurazione che almeno “la Prefettura valuterà caso per caso, e la sensazione che potrebbe essere intenzionata a non distaccarsi dai giudizi espressi finora dal Giudice di Pace a cui hanno fatto ricorso gli altri automobilisti”. 





Al momento sul tavolo della Prefettura ci sono oltre 20 mila ricorsiNovantamila, invece, sono le sanzioni già pagate per un totale di 9 milioni già incassati dal Comune di Roma. “La nostra paura- spiega un automibilista all’Agenzia Dire- è il raddoppio delle multe. Io ne ho prese 10 ma mi sono accorto che su via di Portonaccio era cambiato qualcosa all’improvviso solo quando ho ricevuto la prima notifica. Intanto ero passato in quel tratto di strada altre 9 volte”, conclude.

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