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A Pavia la provincia risarcisce due studenti disabili

PAVIA- La Provincia di Pavia paghera' per intero il costo per i servizi di assistenza ad personam a

Pubblicato:15-01-2016 17:52
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:47

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PAVIA- La Provincia di Pavia paghera’ per intero il costo per i servizi di assistenza ad personam a due ragazzi con gravi disabilita’ che avevano presentato ricorso in tribunale nelle scorse settimane. I due studenti, infatti, hanno diritto a 30 ore settimanali di assistenza ad personam per poter frequentare le lezioni. Ma all’inizio dell’anno scolastico se ne erano viste assegnare rispettivamente 19 e 22. Troppo poche per garantire loro una regolare frequenza al pari di tutti gli altri studenti. Le famiglie hanno cosi’ scelto di pagare di tasca propria le ore di assistenza mancanti, per garantire ai propri figli il diritto di andare a scuola. Parallelamente, pero’, hanno aderito alla campagna “Vogliamo andare a scuola!” promossa da Lega per i diritti delle persone con disabilita’ (Ledha) e hanno presentato ricorso in tribunale. Per evitare di arrivare a una sentenza che avrebbe sicuramente avuto esito negativo e dato ragione ai ricorrenti, la Provincia di Pavia ha emesso il 22 dicembre una determina con cui ha stanziato un’ulteriore somma per garantire quanto richiesto dalle famiglie: ovvero il 100% delle ore di assistenza.

bambini_disabili_parco“Si tratta di un ottimo risultato per le famiglie – commenta l’avvocato Laura Abet del Centro Antidiscriminazione “Franco Bomprezzi” della Ledha -. Tuttavia gli altri alunni e studenti con disabilita’ della provincia di Pavia che non hanno presentato il ricorso non hanno ottenuto tutte le risorse necessarie per soddisfare le loro effettive esigenze”. “Siamo contenti di questo risultato: due di queste famiglie hanno ottenuto una significativa vittoria. Altri casi che il nostro Centro Antidiscriminazione sta seguendo in altre province lombarde avranno una risoluzione analoga in tempi brevi- aggiunge il presidente Ledha, Alberto Fontana – ora ci aspettiamo che tutte le Province lombarde e la Citta’ Metropolitana di Milano non si limitino a sanare la situazione di chi ha avviato un ricorso. Ma lo facciano per tutti gli alunni e studenti con disabilita’”. La campagna “Vogliamo andare a scuola!” aveva preso avvio la scorsa estate, quando Ledha aveva iniziato a sollecitare le Province, la Citta’ Metropolitana di Milano e la Regione sull’urgenza di provvedere per tempo ad attivare per tutti gli alunni e studenti con disabilita’ che ne hanno necessita’ i servizi di supporto al diritto allo studio: assistenza ad personam, assistenza alla comunicazione e trasporto.

Malgrado l’impegno di Ledha, e i tanti solleciti inviati alle istituzioni, ancora un volta l’inizio dell’anno scolastico per i bambini e i ragazzi con disabilita’ e’ stato segnato da ritardi e mancanza di risposte. Di fronte a questa situazione, piu’ di cento famiglie hanno presentato una diffida alla propria Provincia di residenza. Grazie alle continue e pressanti sollecitazioni di Ledha (oltre che di altre associazioni di persone con disabilita’) alcune Province si sono attivate per trovare una soluzione alle esigenze degli alunni e studenti con disabilita’. In alcuni casi sono stati trovati degli accomodamenti, chiaramente in difetto rispetto al vero diritto esigibile di ciascun alunno, ma che tanti genitori hanno giudicato sufficienti per garantire la frequenza scolastica ai propri figli. Dodici famiglie, pero’, hanno scelto di presentare ricorso.


(www.redattoresociale.it)

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