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Venezia, si arriva in piazza San Marco su traghetto elettrico /VIDEO

L'eco-imbarcazione si chiama "Scossa"

Pubblicato:14-12-2016 13:53
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:25

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VENEZIA – “Scossa”, una barca completamente elettrica, effettuerà il servizio di trasporto pubblico dall’aeroporto Marco Polo di Venezia a piazza San Marco, azzerando le emissioni nocive in centro storico. La presentazione ufficiale di “Scossa”, che di fatto è già in servizio, arriva in un periodo in cui le emissioni di smog sono al centro della cronaca, in particolar modo quelle delle imbarcazioni, che a Venezia sono la causa del 45% delle polveri sottili. L’imbarcazione permette di trasportare 40 passeggeri, è costata circa 700.000 euro ed è stata realizzata grazie alla collaborazione tra Comune, Alilaguna, la società che gestisce il servizio di trasporto, Siemens, che ha sviluppato la tecnologia, ed il cantiere nautico Vizianello, che produce lo scafo e che ha lavorato all’allestimento.

La velocità massima è di circa 28 chilometri l’ora, l’autonomia è sufficiente a percorrere la tratta prevista, dal momento che la barca procede in completo silenzio grazie al motore elettrico nei canali del centro storico, ed attiva invece un generatore a gasolio che ricarica le batterie non appena esce in laguna per raggiungere l’aeroporto. L’aspetto più complesso è stato l’inserimento delle batterie e la distribuzione dei pesi, spiega Giuliano Bassetto, responsabile di Siemens, mentre il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro si augura che questa sia solo la prima di una serie di imbarcazioni elettriche, perché “la sostenibilità non ci si può limitare a pretenderla, bisogna fare delle scelte per ottenerla”.



“Scossa” è stata testata per sette mesi, aggiunge Moreno Vizianello, amministratore delegato dell’omonimo cantiere nautico, ma se si vorranno fare imbarcazioni di tipo diverso bisognerà testarle, perché a seconda degli spazi interni si possono inserire più o meno batterie. “Questa è una barca piccola perché deve passare per il Canale Grande, ma ci saranno imbarcazioni più spaziose che possono avere più spazio per motore e batterie”, conclude Fabio Sacco, presidente di Alilaguna, ricordando che nel frattempo sta avanzando anche il progetto Hepic, che prevede la costruzione di un’imbarcazione dotata di un motore elettrico alimentato da un sistema ibrido tra batterie tradizionali e celle a combustibile di idrogeno.

di Fabrizio Tommasini, giornalista

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