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Bombe su Aleppo, la tregua fallisce. Erdogan chiama Putin, la Mezzaluna Rossa: “Continuiamo a soccorrere chi fugge”

I pullman per l'evacuazione dei civili attendono, a motori accessi, sotto le bombe

Pubblicato:14-12-2016 12:04
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:25

bambini siria
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ROMA – Il dramma di Aleppo continua. La tregua per l’evacuazione dei civili negoziata tra Russia e Turchia è fallita ed il cessate il fuoco sospeso. Nonostante le dichiarazioni del regime di Assad, che annunciavano la riconquista dei quartieri est di Aleppo e la sconfitta dei ribelli, questa mattina sono ripresi pesanti bombardamenti sulla città.

I pullman messi a disposizione dal governo per l’evacuazione, intanto, restano bloccati. Secondo la Reuters, molti civili si sono radunati nei punti stabiliti per l’evacuazione, ma ancora nessuno è riuscito a lasciare le zone degli scontri. Gli autobus verdi, tappezzati con le immagini del presidente Bashar al-Assad, attendono con i motori accesi la fine delle esplosioni.


Il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan, intanto, ha annunciato oggi che avrà un colloquio con il suo omologo russo Vladimir Putin nel tentativo di salvare un accordo per una tregua ad Aleppo e per l’evacuzione dalla città siriana di ribelli, civili e feriti.

MEZZALUNA ROSSA: AL FIANCO DI ALEPPO, ORE DECISIVE

In queste ore decisive continuiamo a offrire riparo a chi fugge e a chi ha bisogno” spiega all’Agenzia Dire Mona Kurdy, portavoce della Mezzaluna rossa araba siriana (Sarc), in prima fila nell’assistenza ai civili ostaggio del conflitto civile ad Aleppo.

L’organizzazione sta assistendo migliaia di persone a Jibrin, una località situata a 20 chilometri a ovest della città siriana. Nell’arco di pochi giorni i suoi oltre cento volontari hanno garantito cibo, acqua, ripari, medicine e prestazioni di carattere sanitario a circa 4000 persone. In un’operazione congiunta con il Comitato internazionale della Croce Rossa (Icrc), sono state anche evacuati 150 malati e feriti da un ospedale nella città vecchia di Aleppo, sulla linea del fronte.

E’ un lavoro che stiamo proseguendo anche in altre zone della Siria in attesa giungano notizie positive sul piano di evacuazione” sottolinea Kurdy. Il riferimento è a un’intesa per Aleppo negoziata da Turchia e Russia con il governo di Damasco e le forze ribelli asserragliate nei quartieri orientali. Secondo la portavoce della Mezzaluna rossa araba siriana, “l’assistenza ai feriti e alle famiglie delle vittime sta continuando ancora in queste ore“. Un impegno che si affianca come nelle settimane scorse alla fornitura di vestiti per i bambini, utensili e fornelli per cucinare, coperte e materassi. Nell’attesa, sottolinea Kurdy, “che sull’evacuazione dei civili e una fine dei combattimenti possano esserci presto notizie positive”.

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