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Il design autoprodotto in un ‘temporary’ a Firenze, per promuovere 50 talenti italiani e stranieri

FIRENZE - 

Pubblicato:14-12-2015 11:46
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:42

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ROBERTO CARISIHOKU LAMPADA_

FIRENZE – Dalle sciarpe ispirate alla natura, che nascono dagli acquerelli di una mano sapiente, alle lampade in metallo a luci led, al tagliere in pietra lavica, fino allo svuotatasche in cemento, al dosa spaghetti-scultura, ai giunti in plastica per montare autonomamente gli arredi di casa. Tutti pezzi originali e a ‘tiratura’ limitata, nati dalle idee dei designer che li hanno pensati e poi realizzati con le loro mani, o con l’aiuto di artigiani.

Sono alcuni degli oggetti di design autoprodotto che si trovano a Source, un temporary store aperto a Firenze (in via Maggio 53/r, in ‘Oltrarno’) da fine novembre fino al 10 gennaio che raccoglie, in un unico negozio, le creazioni di una cinquantina di designer italiani e stranieri (tra cui uno finlandese e uno coreano). Con uno scopo, dare visibilità e anche la possibilità di vendere a questi giovani di talento che hanno rinunciato alla produzione in serie e su larga scala.


Gli ideatori dello shop sono Francesca Amato, che ne è la responsabile commerciale, e Roberto Rubini, architetto. Da tre anni, infatti, Rubini, assieme a un gruppo di una decina di collaboratori, organizza Source, un festival di design autoprodotto che trova casa, in settembre, alla Limonaia di Palazzo Strozzi. Una manifestazione generata dalla voglia di Rubini di creare un network di designer e artigiani italiani e stranieri, di alimentare contatti e idee. E, peraltro, Source resta forse l’unico festival del suo genere che non fa pagare la partecipazione ai designer. Il temporary è aperto dal martedì al sabato dalle 10 alle 19 e la domenica e il lunedì dalle 15 alle 19.

 

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