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A Natale 1 italiano su 4 farà shopping online. Ecco i consigli della Coldiretti per non farsi truffare

Quasi un italiano su quattro (37%) per le feste

Pubblicato:14-12-2015 10:48
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:42

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Pc_ComputerQuasi un italiano su quattro (37%) per le feste di Natale farà shopping su internet, che si afferma anche come strumento per fare raffronti e per ricercare suggerimenti. Così in un comunicato la Coldiretti.

Mai come quest’anno la rete in Italia è diventata protagonista delle spese di Natale per convenienza, praticità, disponibilità ma anche per una tendenza a trascorrere piu’ tempo in casa durante le festività. Una crescita che coinvolge la tavola anche grazie alla capacità di innovazione messa in campo da aziende rosa. “Bastano pochi click e il parmigiano reggiano di sola razza bruna, piuttosto che l’aceto balsamico tradizionale di Modena igp, o l’aglio dop di Voghiera o il Trebbiano e il Sangiovese di Romagna sono a disposizione dei consumatori“.

A frenare le vendite alimentari sono state fino ad ora soprattutto le preoccupazioni per le caratteristiche qualitative dei prodotti ed i rischi di frodi. Il consiglio della Coldiretti è quello di verificare l’identità del venditore on line privilegiando chi ha un legame diretto con la terra o appartiene ad una rete strutturata di agricoltori come campagna amica e Terranostra ma anche di assicurarsi che i prodotto in vendita sia realmente tipico della zona da cui proviene. In questo contesto però un vero boom si sta registrando per le prenotazioni on line per acquisti di prossimità anche direttamente dal produttore a chilometri zero, che consentono di verificare direttamente le condizioni di produzione. Una operazione che viene spesso fatta attraverso gruppi di acquisto, i cosiddetti Gas formati da condomini, colleghi, parenti o gruppi di amici che decidono di fare la spesa insieme per ottenere condizioni vantaggiose. Una opportunità offerta dalle iniziative di successo che sono state avviate anche nella rete dei punti vendita e dei mercati degli agricoltori di campagna amica, conclude la Coldiretti.


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