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Regolamento polizia urbana: stop a centurioni e saltafila

Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, e il comandante della Polizia Locale, Antonio Di Maggio presentano il nuovo regolamento di polizia urbana

Pubblicato:14-11-2018 12:54
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:47

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ROMA – Norme anti-centurioni e saltafila sono contenute nel nuovo regolamento di polizia urbana presentato dal sindaco di Roma, Virginia Raggi, e dal comandante della Polizia Locale, Antonio Di Maggio.

Cosa si prevede per i centurioni

Per i centurioni, che di solito affollano l’area prossima al Colosseo, vigerà il divieto “di esercizio di qualsiasi attività che, dietro offerta o corrispettivo in denaro, anche pattuito al momento, configuri la mercificazione della propria o altrui persona, come soggetto fotografico anche con abbigliamento storico o costumi in genere” nelle aree di interesse storico, artistico e monumentale della Capitale, nel sito Unesco e a Villa Borghese.


Il delegato alla Sicurezza, Marco Cardilli, ha annunciato che “con l’assessore al Commercio stiamo lavorando a un progetto per capire se è possibile regolamentarli con una specifica disposizione per gli esercizi e mestieri di strada”.

Il regolamento per i saltafila

Quanto invece ai saltafila, sempre negli stessi siti, in luogo pubblico o aperto al pubblico “e’ vietata l’attività di intermediazione e promozione di tour turistici, la vendita di biglietti per musei, teatri ed eventi culturali e turistici, la promozione di attività commerciali, di esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande, mi che di ogni altra attività di impresa che non sia espressamente autorizzata e risultante dal titolo abilitativo“.

Sono previsti divieti anche per i venditori abusivi di cibi e bevande in strada. Nei luoghi pubblici e aperti al pubblico di Roma Capitale “e’ vietata l’offerta e la vendita di cibi e bevande da parte di soggetti non autorizzati“. Per tutte queste attività è prevista la comminazione del daspo urbano.

Queste norme non saranno applicabili da subito ma, come ha detto Cardilli, “da quando il regolamento, approvato dalla Giunta, riceverà l’ok anche dal Consiglio comunale e da quando la giunta, con atto successivo, avrà stabilito anche le sanzioni che si applicheranno alla singola fattispecie prevista”.

Sul tema della prostituzione

Sul tema della prostituzione, invece, il nuovo regolamento prevede “il divieto di esibire nudità o assumere comportamenti diretti inequivocabilmente a offrire prestazioni sessuali, di ingaggiare o concordare prestazioni e ad appartarsi in luogo pubblico con soggetti che esercitino l’attività di meretrici e, oltre a quanto già previsto dal codice della strada, eseguire manovre pericolose o di intralcio alla circolazione“.

D’altra parte, Roma Capitale ha voluto mettere in campo anche strumenti a tutela delle persone che decidono di prostituirsi, che siano vittime di violenza o di sfruttamento, offrendo interventi di sostegno psicologico e reinserimento presso strutture di accoglienza dedicate. Sul piano della educazione e del recupero se il soggetto responsabile della violazione aderisce “a un progetto di sensibilizzazione sulle tematiche del contrasto al fenomeno della prostituzione e della tratta, di durata minima di quattro incontri obbligatori, organizzato da Roma Capitale” gli verrà applicata la sanzione in misura minima.

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