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Intervista a Nicola Selva

Nome: Nicola Cognome: Selva Luogo e data di nascita: San Marino 4 luglio

Pubblicato:14-11-2016 17:20
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:18

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nicola_selva_rf_smNome: Nicola

Cognome: Selva

Luogo e data di nascita: San Marino 4 luglio 1962


Professione: Impiegato settore telecomunicazioni

Residenza a San Marino: Dalla nascita

Domicilio a San Marino: Dalla nascita

Partito: Repubblica futura

1) Cominciamo dalla legislatura ormai volta al termine. Può dirci cosa, secondo la sua opinione, ha funzionato bene e cosa no o comunque meno? Per quali ragioni?

Nonostante il rientro in White List ho pochi riscontri positivi in questa ultima legislatura. Non mi sembra che si siano normalizzati i rapporti con l’Italia e non si è riusciti a sviluppare un progetto di sviluppo almeno per quei settori dove serve principalmente la capacità ed intraprendenza dei sammarinesi, come il commercio il turismo la sanità ecc.

2) Nella prossima legislatura, quali sono i tre punti prioritari che la nuova maggioranza dovrà mettere al centro dell’agenda politica nei primi 100 giorni? Perché?

Per prima cosa ritengo fondamentale creare un progetto comune con persone nuove che premi la qualità e le capacità e la legalità e ponga con assoluta priorità l’interesse pubblico al di sopra di ogni interesse particolare. Creare le condizioni di competitività necessarie a far si che il Sistema San Marino possa essere in grado di raccogliere le complesse sfide della globalizzazione. Porre le basi per ricreare nuove opportunità imprenditoriali e nuovi posti di lavoro.

3) Ci sono delle tematiche politiche che sente maggiormente vicine e per le quali desidera impegnarsi in prima persona? Come mai?

Io ho sempre sostenuto che in politica vanno privilegiate le competenze rispetto al ruolo da ricoprire pertanto per quel che mi riguarda io ho sempre seguito e conosco bene i settori del turismo, commercio, sport e nuove tecnologie e su questi ritengo impegnarmi particolarmente anche perché ritengo che questi settori siano fondamentali per il rilancio socio/economico di San Marino.

4) In questa fase si parla sempre più di sviluppo dell’economia del Paese ma il concetto è legato all’idea di sviluppo che ognuno ha. Secondo la sua, quali sono le direzioni da seguire per ottenere i traguardi in tale ambito? A cosa non bisogna rinunciare per farlo?

La politica estera è il motore principale per il rilancio della nostra economia attraverso tre direttrici: i rapporti bilaterali con l’Italia, i rapporti multilaterali in particolare con l’Unione Europea e la partecipazione alle organizzazioni internazionali. Il rilancio del comparto turistico-commerciale, lo sviluppo sostenibile attraverso le nuove tecnologie.

5) Qual è il convincimento che ha maturato in questi anni nel rapporto che sarebbe giusto si instaurasse tra San Marino e Unione Europea?

Nell’era della globalizzazione non è più possibile limitarsi al rapporto con l’Italia nella propria azione in politica estera. In tale ottica, è fondamentale proseguire il percorso fatto per la sottoscrizione dell’accordo quadro di associazione. Certamente San Marino dovrà salvaguardare le esigenze di piccolo stato, indicando con chiarezza gli spazi in cui San Marino deve ottenere le proprie specificità.

6) Nella storia di San Marino, anche recente, c’è una figura politica a cui si ispira o almeno in cui si riconosce per ideali e valori?

Clara Boscaglia

7) Nello scenario politico internazionale, attuale o passato, c’è un personaggio di cui stima l’azione politica? Se si, per quali motivi?

Aldo Moro. Un grande statista che credeva nel rapporto strutturale tra politica e società civile dove il potere è solo un mezzo non un fine. Credeva nella guida dei cittadini e non nella propaganda, nella tutela dei diritti fondamentali e nella collaborazione per il raggiungimento di uno stato realmente democratica. La sua azione è sempre stata dettata per migliorare la situazione del suo Paese.

8) Ci sono delle esperienze nella sua formazione, nel suo lavoro, nella sua vita (anche politica) che considera propedeutiche o comunque importanti per svolgere nel migliore dei modi il mandato per cui si candida?

Ritengo che tutte le esperienze sono importanti, per quel che mi riguarda la più rilevante è quella che vivo nel mio lavoro che riguarda le telecomunicazioni ed è un settore che in questo momento è fondamentale per la modernizzazione del Paese.

9) Ci sono momenti in cui si sente orgoglioso del suo Paese? Quando l’ultima volta?

Io sono sempre orgoglioso del mio paese quando esprime i suoi principi fondanti di libertà e sovranità soprattutto in campo internazionale.

10) Quali sono gli aspetti del suo carattere che ritiene maggiormente importanti per fare politica?

La disponibilità al confronto e la capacità di ascolto.

11) Quando è nata nella sua vita l’aspirazione all’impegno politico con lo spirito di servizio per la nostra Repubblica? É giunta legata a un fatto scatenante particolare o si è costruita gradualmente nel tempo?

Io ho sempre seguito la politica nella mia famiglia ma il mio impegno è nato durante la mia attività sportiva che mi ha portato dopo l’aspetto agonistico ad impegnarmi nella società e federazione a cui appartenevo.

12) Nella sua vita privata, anche passata, ci sono delle passioni (sport, hobbies, interessi) che ha coltivato e che hanno lasciato il segno dentro di lei? Se si, quali insegnamenti ne ha ricavato?

Ho un passato da sportivo il quale mi ha aiutato a crescere non tanto per le opportunità che offre per confrontarsi sul piano fisico ma perché fornisce reali occasioni di arricchimento formativo.

13) Con la preferenza unica crediamo che gli elettori valuteranno la competenza, le capacità del candidato, le sue motivazioni e l’entusiasmo. Cosa può dire a proposito riguardo le sue?

Io ho sempre cercato di mettere al primo posto nel mio operato politico sopratutto l’impegno e le maggiori capacità le ho dimostrate nei settori che conosco meglio attraverso le mie esperienze e competenze.

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