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Dl fiscale, Bernaudo: “Maggioranza presume che i contribuenti siano evasori”

Il leader di Sos partita Iva commenta l'iter del Dl fiscale passato al vaglio della commissione Finanze della Camera

Pubblicato:14-11-2016 17:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:18

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ROMA – “Abbiamo letto l’emendamento al Dl fiscale fatto approvare in commissione dalla maggioranza che sostiene il governo. La riteniamo una palese violazione del principio dell’inviolabilità della proprietà privata e dei più banali diritti del contribuente”. Così Andrea Bernaudo, leader di Sos partita Iva, commenta l’iter del Dl fiscale passato al vaglio della commissione Finanze della Camera. “Se passa questa barbarie- spiega- si confermerà ancor di più il principio – da regime di polizia tributaria e da Paese totalitario – per cui lo stato presume che i soldi che un contribuente ha in banca non siano i suoi legittimi risparmi, ma il frutto di evasione fiscale. In base a questo emendamento liberticida non si è più liberi di prelevare i propri soldi, già tassati, peggiorando una linea illiberale di vera e propria persecuzione del contribuente peraltro già adottata in passato. Secondo questa modifica, di cui chiediamo l’immediata soppressione, oltre 1.000 euro al giorno e/o 5.000 euro di prelievo dal proprio conto al mese scatta la presunzione di evasione fiscale, cosicchè i contribuenti italiani saranno perseguitati, spiati, segnalati al fisco e dovranno dimostrare come hanno speso i propri risparmi. Questo è il fisco amico di Renzi? No, questa è una persecuzione- conclude Bernaudo- questo è l’atteggiamento di uno stato totalitario in preda ad una crisi di astinenza dal denaro di chi produce che si comporta come un tossico disperato”.

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