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Referendum, Savino: “Con il sì eccessivo accentramento di potere”

Trieste, la parlamentare e capogruppo di Fi intervenendo al dibattito sulla riforma costituzionale organizzato da Confcommercio

Pubblicato:14-11-2016 11:32
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:18

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voto_referendum_elezioniTRIESTE – “Credo che non si possa dibattere sulla modifica costituzionale senza tenere in considerazione il Combinato disposto di quella che è anche la modifica della Legge elettorale, perché le due cose vanno di pari passo. La volontà del Renzi di modificare la legge elettorale qualora il referendum non fosse approvato dimostra una forte correlazione tra le due cose”. Lo ha detto la parlamentare e capogruppo di Forza Italia in Friuli Venezia Giulia, Sandra Savino, intervenendo al confronto organizzato sulla riforma costituzionale organizzato da Confcommercio Trieste, al quale ha partecipato anche il capogruppo alla Camera del Partito Democratico, Ettore Rosato.

“Con il sistema elettorale che andremo a valutare in un’elezione politica con premio di maggioranza alla lista e non alla coalizione una risicata maggioranza potrebbe avere il dominio indiscusso del Parlamento e si accentrerebbe tutto il potere nelle mani di un unico uomo – ha ribadito Savino -. Questo si affianca all’introduzione del voto a data certa In questo periodo il Parlamento procede continuamente alla conversione di decreti legge, ma i padri costituenti vedevano i decreti legge solo per le questioni urgenti, mentre ora sono usuali.

Tramite il voto a data certa si costituzionalizza l’utilizzo del decreto legge, mentre questa è una repubblica parlamentare, dove la produzione legislativa deve andare al parlamento e non all’esecutivo. Riteniamo quindi che questo sia un sistema troppo concentrato sui poteri del premier e poco democratico nei confronti delle istanze dei cittadini che hanno votato il Parlamento”.


di Mattia Assandri, giornalista

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