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Tra gioco e realtà, 60 futuri avvocati si sfidano a Bologna, nel primo contest italiano in mediazione

Si sono sfidati, accalorandosi e trattando su denaro, clausole e quote in una simulazione di mediazione di un conflitto per

Pubblicato:14-11-2015 17:05
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:34

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Si sono sfidati, accalorandosi e trattando su denaro, clausole e quote in una simulazione di mediazione di un conflitto per 15 minuti a squadra, trattando temi prevalentemente societari, prendendo piccole pause di riflessione per discutere la strategia e trovare una quadra. Poi la palla è passata al collegio giudicante che ha valutato la capacità di negoziare dei candidati alla competizione e ha selezionare i migliori, premiati con una cerimonia, al Circolo ufficiali sabato sera.

Per la prima volta in Italia, a Bologna, Elsa (European Law student’s association), ha organizzato la National negotiation competition, una vera e propria sfida, durata tre giorni, tra team di studenti in Legge e praticanti che, tra gioco e realtà, hanno inscenato veri tavoli di mediazione su argomenti attuali, come ad esempio il copyright. Vi hanno partecipato 20 università e 60 studenti, divisi in 20 squadre, che hanno lavorato sui documenti, fatto proposte alla controparte, affrontandosi in un contest con eliminatorie e finali. Lo scopo era, appunto, simulare una mediazione, mezzo innovativo e alternativo per risolvere una disputa in campo civile e societario, un adr (alternative dispute resolution) che velocizza molto le battaglie legali. Accanto agli studenti, hanno ‘recitato’ anche professionisti, che si sono messi in gioco calandosi nella parte dei clienti e detto la loro, lodando impegno e scelte strategiche dei futuri avvocati durante la competizione, perché “è bello vedere i ragazzi calarsi nella parte e lavorare duramente”, dicono gli avvocati Daniele Coliva e Riccardo Toni. La simulazione, spiega il presidente di Elsa Bologna, Francesco Armaroli è “una buona occasione per mettere in pratica quanto imparato all’università”, un modo per aiutare gli studenti a uscire dalla teoria e passare alla pratica. “Un’opportunità per i giovani giuristi, un modo per colmare il ‘gap’ tra studio e lavoro” aggiunge il presidente nazionale di Elsa, Simone Maria Todaro che parla di 43 gruppi nazionali dell’associazione, centinaia di sezioni locali in tutta Europa. Alla squadra che si classifica prima va un premio in denaro, alla seconda un corso di formazione, gratuito, in mediazione e alla terza offerta dalla casa editrice Filodiritto. Ai membri dei primi tre team è assicurato anche un anno di abbonamento alla rivista Top Legal. La National negotiation competition, pur partendo da una iniziativa dei giovani di Elsa, è stata appoggiata e caldeggiata dal mondo professionale, a partire dall’Ordine degli avvocati e da quello accademico. L’auspicio, conclude Ludovica Serpica, segretario generale di Elsa Bologna, è che l’anno prossimo si riesca a organizzare la competizione al ministero degli Esteri.


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