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Pinotti: Nostri soldati (pochi) in Lettonia. Grillo: Governo vuole trascinarci in guerra

Il ministro Pinotti: "La decisione non è nuova, è stata presa al vertice di Varsavia" in luglio. Il M5s (e non solo) attacca

Pubblicato:14-10-2016 13:59
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:10

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ROMA – Le truppe italiane al confine con la Russia? “Quando abbiamo fatto il vertice di Varsavia l’Italia ha dato la disponibilità di fornire una compagnia con numeri non molto consistenti all’interno di una organizzazione che prevede il coinvolgimento di moltissime nazioni della Nato”. Così la ministra della Difesa, Roberta Pinotti, a margine dell’assemblea Anci, risponde a chi le chiede dell’intervista a La Stampa del segretario della Nato che ha annunciato la presenza di truppe italiane al confine europeo con la Russia. I soldati italiani saranno “in Lettonia“, spiega.

PINOTTI: “NON E’ UNA NOVITA’, DECISIONE PRESA IN LUGLIO A VARSAVIA”

La decisione di mandare delle truppe al confine con la Russia “è stata assunta a Varsavia. Sembra una cosa nuova perché Stoltenberg l’ha detto in una intervista che è andata in prima pagina. Ma se voi leggete le cronache di Varsavia, la decisione di avere delle forze di rassicurazione nei Paesi baltici, non definitive e a rotazione, proprio per non dare l’idea che non si ricrei una cortina da guerra fredda, è stata assunta a Varsavia”, insiste la ministra. “Alcune nazioni saranno leader, come Canada, Germania, il Regno Unito e Stati Uniti, che sono i responsabili. In questa responsabilità il Canada ha chiesto se l’Italia poteva contribuire e noi abbiamo detto sì“, conclude.


PINOTTI: POSIZIONE ITALIA E’ CHE CON PUTIN BISOGNA DIALOGARE

“Sapete bene che la politica dell’Italia è che ci vuole il dialogo con la Russia. Noi non sottovalutiamo il fatto che ci siano state anche rotture di legittimità internazionale con la crisi in Ucraina”. Però “noi pensiamo che con la Russia si debba dialogare“. Così la ministra della Difesa, Roberta Pinotti, a margine dell’assemblea dell’Anci, torna sull’annuncio che truppe italiane saranno schierate in Lettonia. “L’Italia fa parte di una alleanza e anche per portare con più forza la propria voce, che è l’invito a non fare una escalation ma anzi a riaprire canali di dialogo, quando vengono prese decisioni comuni, dà la sua piccola parte di contributo”, spiega.

di Luca Monticelli, giornalista professionista

GRILLO: “GOVERNO DI PAVIDI CI TRASCINA VERSO LA GUERRA”

grillo_guerra_russia“Nell’Italia a sovranità zero di Renzi e del suo tutor Napolitano il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, può permettersi di venire a Roma per annunciare in un’intervista, lui al posto del governo, l’invio di un contingente di soldati italiani al confine con la Russia nel 2018. Solo dopo mezz’ora Pinotti e Gentiloni hanno confermato la notizia che i nostri militari saranno 150 e verranno dispiegati in Lettonia”. Lo scrive sul suo blog Beppe Grillo in un post dal titolo ‘ “Questa azione è sconsiderata– dice Grillo-, è contro gli interessi nazionali, espone gli italiani a un pericolo mortale ed è stata intrapresa senza consultare i cittadini. L’Italia non ci guadagna nulla e ci perde tantissimo. In termini di sicurezza nazionale questa missione rischia di esporre il nostro Paese al dramma della guerra. Ci riporta indietro di trent’anni ed alza nuovi muri con la Russia, che per noi è un partner strategico e un interlocutore per la stabilizzazione del Medio Oriente”.

Ora, prosegue, “vogliono schierare i nostri uomini per provocare i russi e trascinarci nell’assurdità della guerra. Un altro fronte, oltre a quelli già aperti in Iraq, in Afghanistan, in Libia con i disastri che hanno creato. Renzi e Napolitano chinano la testa, ma l’invio di 150 uomini in Lettonia è inaccettabile. Chi pensa il contrario o non sa quello che fa o se ne frega degli italiani per altri interessi: delle due l’una. La Russia è un partner essenziale, non un nemico. I cittadini vogliono pace e prosperità, questo governo di pavidi ci trascina verso la guerra e il disastro economico. Nessun soldato italiano con il MoVimento 5 Stelle al governo sarà inviato al confine con la Russia, ma nel frattempo nessuno ha il diritto di giocare con la nostra pelle: #IoVoglioLaPace. Facciamoci sentire!”.

M5S: NO SOLDATI ITALIANI A CONFINE RUSSO

“Leggiamo oggi un’intervista su La Stampa del segretario generale della Nato Stoltenberg, venuto in visita a Roma in questi giorni, nella quale si annuncia l’invio, nel 2018, di un contingente di soldati italiani al confine europeo con la Russia. Una mossa che riteniamo del tutto incompatibile con la pace, una mossa che rischia di esporre il nostro Paese a scenari bellici e che ci riporta indietro di trent’anni. La respingiamo al mittente. Mosca è, a nostro avviso, un partner strategico per il futuro dell’Italia, nonché importante interlocutore per la stabilizzazione di tutto il Medio Oriente”. Lo dichiarano, in una nota congiunta, i deputati M5S delle Commissioni Esteri e Difesa. Che concludono: “Riteniamo inoltre gravissimo che una notizia del genere sia taciuta dal governo Renzi e giunga invece da un rappresentante dell’Allenaza atlantica. Vediamo che il ministro Pinotti ha pensato bene, solo ora, di specificare che i nostri militari saranno inviati in Lettonia. Ovviamente non basta e ne chiederemo conto in Parlamento”.

SALVINI: UNA FOLLIA ANTI-RUSSIA INVIO CONTINGENTE ITALIANO

“Incredibile: nel 2018 un contingente di soldati italiani verrà inviato ai confini con la Russia, con una missione della Nato. Una follia anti-russa. Chi fa prove di guerra con la Russia è matto o è in malafede. Armi e soldati usiamoli contro l’Isis, non contro chi lo combatte!”. Così il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini.

VATTUONE: MILITARI LETTONIA? DECISIONE PRESA A VARSAVIA

“Oggi leggiamo le solite strumentalizzazioni da parte di esponenti di vari partiti politici in merito alla partecipazione del nostro Paese alla missione Nato in Lettonia sotto comando canadese. L’Italia, come si sa, fa parte dell’Alleanza, e in occasione del vertice di Varsavia è stata assunta la decisione di avere delle forze ‘di rassicurazione’ nei Paesi baltici, peraltro non definitive, temporanee e a rotazione“. Lo dice Vito Vattuone, capogruppo Pd in commissione Difesa a Palazzo Madama, a proposito dell’invio di un contingente italiano in Lettonia, al confine con la Russia, nell’ambito di una missione decisa dalla Nato al vertice di Varsavia.

“Si tratta di 140 militari– spiega Vattuone- grazie ai quali l’Italia darà il suo consueto contributo all’impostazione di rafforzamento dei nostri assetti difensivi nei Paesi settentrionali e orientali dell’alleanza atlantica. Tutte le altre ricostruzioni sono solo strumentali a creare un clima di tensione. Tanto più perché il ministro Pinotti- conclude il capogruppo Pd in commissione Difesa a Palazzo Madama- aveva comunicato la disponibilità accordata nelle commissioni riunite Esteri e Difesa il 27 luglio scorso”.

FERRERO: PURA PROVOCAZIONE,GENTILONI-PINOTTI IRRESPONSABILI

Ferrero_Paolo“L’invio di soldati italiani in Lettonia è una pura, gravissima provocazione. I ministri Gentiloni e Pinotti sono due irresponsabili che, con questa decisione, riaprono il peggio della guerra fredda”. Lo dice Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea “Quando Gentiloni dichiara che non si tratta di un’aggressione- spiega Ferrero- mente sapendo di mentire. Se Putin schierasse l’esercito al confine tra Usa e Messico cosa direbbe Obama, quale sarebbe la reazione degli Stati Uniti? Chiediamo che il governo italiano ritiri questo suo impegno e non invii alcun contingente, l’Italia non partecipi a operazioni Nato che hanno come unico obiettivo quello di ricostruire la cortina di ferro e l’odio tra Russia ed Europa. Sono dei criminali- conclude Ferrero- e il governo italiano è supino ai voleri della Nato”.

GASPARRI (FI): MILITARI ITALIANI IN LETTONIA? DA PAZZI

gasparri“Chiedo una riunione immediata della commissione Difesa del Senato per discutere di questa astrusa follia di mandare militari italiani in Lettonia per proteggere il confine Est dell’alleanza Nato. I russi sono nostri amici, combattono il terrorismo, hanno idee chiare a differenza di Obama e dei suoi camerieri. Dove si è deciso di mandare militari in Lettonia? A fare cosa?”. Lo chiede Maurizio Gasparri, senatore di Fi, che aggiunge: “Con la Russia bisogna ricucire i rapporti, bisogna condividere la loro chiara e decisa lotta al terrorismo islamico che invece Obama e l’Occidente hanno incoraggiato. Si riunisca immediatamente la commissione Difesa e si eviti questa follia di militari italiani in Lettonia. Chi ha preso questa decisione è un pazzo”.

CICCHITTO (NCD): ITALIA NE FA PARTE, BENE GENTILONI

“Fino a prova contraria l’Italia fa parte integrante della Nato e partecipa alle sue iniziative di carattere garantistico e difensivo rispetto agli equilibri in atto come è quella prevista ai confini della Russia. Di conseguenza valutiamo positivamente la dichiarazione fatta dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni”. Lo dice Fabrizio Cicchitto, deputato di Ncd.

CALDEROLI: RUSSIA UNICA CONTRO ISIS, MILITARI AL CONFINE È FOLLIA

“I nostri militari al confine con la Russia? Ormai siamo alla follia. La Russia è l’unico Paese dichiaratamente contro l’Isis, l’unico Paese che sta facendo azioni militari contro l’Isis e contro l’avanzata dell’integralismo islamico, eppure viene fatto oggetto di inspiegabili sanzioni economiche dall’Unione Europea e ora addirittura la Nato assume un atteggiamento di difesa militare verso Mosca?”. Lo dice il senatore Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato e responsabile Organizzazione e Territorio della Lega Nord. “Lo Stato islamico ci ha dichiarato la guerra- spiega Calderoli- e noi al posto che rispondergli con la guerra, e allearci con lo sta contrastando come la Russia, cosa facciamo? Gli rifiliamo le sanzioni economiche e andiamo a schierare i nostri soldati ai loro confini? Mentre la Cina sta mettendo in campo uno schieramento militare mai visto prima e l’Isis sta facendo la guerra all’Occidente, noi andiamo con la Nato a mettere in discussione i buoni rapporti con la terza potenza mondiale? Mi pare davvero politica internazionale folle- termina Calderoli- l’alleanza con la Russia è l’unica possibilità che abbiamo per contrastare i cinesi o chi vorrebbe avere l’egemonia sul mondo occidentale”.

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