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Marte, emozione e paura: è arrivato il giorno di Schiaparelli

Il lander è supervisionato dall'Italia nell'ambito della missione europea ExoMars

Pubblicato:14-10-2016 12:39
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:10

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ROMA  –  Il conto alla rovescia è quasi scaduto: mercoledì 19 ottobre il lander europeo Schiaparelli toccherà la superficie di Marte. Il Vecchio Continente arriva sul pianeta rosso con uno strumento a supervisione italiana alto un metro e ottanta per 600 chili di peso.

Schiaparelli, così chiamato in onore dell’astronomo Giovanni, atterrerà nella regione chiamata Meridiani Planum, che si trova nell’emisfero Sud in prossimità dell’equatore, ed è un vero apripista: è suo il compito di fornire dati per lo sviluppo di tecnologie utili alle future missioni su Marte, comprese quelle umane.

Il 16 ottobre il lander si staccherà dalla sonda madre e viaggerà in solitaria per sei milioni di chilometri. Un viaggio che durerà tre giorni, e che lo porterà, mercoledì 19, ad entrare nell’atmosfera di Marte. La discesa durerà appena sei minuti. A proteggere Schiaparelli saranno uno scudo per il calore, un paracadute e una struttura resistente agli urti violenti.


Non appena toccato Marte, Schiaparelli si metterà subito al lavoro. Il lander resterà in vita solo pochi giorni: il suo compito, oltre quello di testare tecnologie di entrata in atmosfera, discesa e atterraggio (con lo strumento Amelia), è quello di catturare immagini e rilevare le condizioni metereologiche marziane (grazie allo strumento Dreams). Sarà particolarmente interessante quest’attività perché ad attendere Schiaparelli ci saranno delle tempeste così violente da avvolgere il pianeta nella polvere. E proprio la polvere può celare tracce interessanti sulla composizione geochimica del pianeta.

Il lavoro di Schiaparelli si basa su un kit scientifico privo di una macchina fotografica extraterrestre. Per le immagini avrà con sé una camera dell’Esa leggera, da poco più di mezzo chilo, ottenuta rimodernando lo strumento che era a bordo di Herschel e Planck e che aveva il compito di fotografare il momento di distacco dei due moduli.

Sarà questa camera a produrre 15 immagini in bianco e nero durante la discesa di Schiaparelli, utili per ricostruire la traiettoria seguita da lander. Sarà ripresa anche l’area di atterraggio per poi poter individuare con precisione millimetrica il punto di atterraggio, che, lo ricordiamo, ricade in un’area ellitticca di 100 chilometri per 15. La camera inizierà a lavorare quando mancheranno circa tre chilometri all’atterraggio.

exomars

Schiaparelli fa parte della missione ExoMars, nata dalla collaborazione tra l’Agenzia spaziale europea (Esa) e quella russa (Roscosmos), con un’importante partecipazione italiana. E’ una missione articolata in due parti. La prima è quella inziiata il 14 marzo scorso con la partenza della sonda madre Tgo (Trace gas orbiter) e di Schiaparelli, per la seconda bisogna aspettare il 2018, quandoun rover avrà il delicato compito di perforare la superficie marziana grazie a un drill Made in Italy.

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Osservate per la prima volta antiche stelle sconosciute

Il cuore della Via Lattea custodisce ancora qualche mistero. Della nostra Galassia non conosciamo i dettagli né dell’origine né dell’evoluzione, per questo è importante continuare a scrutarla. La più recente scoperta è quella di una dozzina di stelle antiche, risalenti a più di 10 miliardi di anni fa, proprio al suo centro. Gli astronomi hanno utilizzato il telescopio infrarosso VISTA, nell’ambito di una survey dell’Eso, e hanno così scovato le stelle, del tipo RR Lyrae. La scoperta indica che i resti di alcuni antichi ammassi globulari sono spersi nel rigonfiamento centrale della Via Lattea e diventano così un forte indizio per la teoria dell’evoluzione della Galassia che prevede che il rigonfiamento centrale fosse composto in origine da alcuni ammassi globulari che si sono fusi.

Le malattie degli astronauti ‘marziani’

Il viaggio degli uomini verso Marte si farà. Quello che è ancora da decidere è come difendersi dalle mille insidie che gli astronauti dovranno affrontare lungo la strada che li porterà sul pianeta rosso. L’ultimo studio è stato pubblicato su Scientific Reports e riporta i risultati di un esperimento condotto su un gruppo di topi bombardato da raggi cosmici paragonabili a quelli che colpirebbero i terrestri in avvicinamento a Marte. Le notizie non sono buone: si rischiano ansia, depressione, problemi di memoria e anche ridotte capacità decisionali. In parte si sapeva già. La triste novità è che i danni monitorati sono a lungo termine, e non a breve come si pensava inizialmente.

La Nasa premia lo scatto italiano per il suo ‘Picture of the day’

Siete anche voi degli appassionati dell’account Instagram ‘Picture of the day’ della Nasa? Allora non può esservi sfuggito che la foto del giorno scelta il 7 ottobre dall’agenzia statunitense era Made in Italy. Si tratta di uno scatto che ritrae la galassia a spirale M33, detta anche Galassia Triangolo. Dista da noi circa 3 milioni di anni luce ed è una culla per numerosissime stelle, tutte govani e molto massive. Il loro colore è rossastro, spiega la Nasa, perché la radiazione ultravioletta emanata dalle stelle ionizza l’idrogeno circostante. Gli autori dello scatto da quasi 4mila like sono Danilo Pivato e Gimmi Ratto.

Da Roma a Dubai la ‘Sapienza’ compete per la prima casa domotica a energia solare

L’università Sapienza entra a far parte del ristretto gruppo internazionale di 22 atenei che per due anni competeranno al Solar Decathlon Middle East 2018 di Dubai, con l’obiettivo di progettare e realizzare in scala reale il miglior prototipo di abitazione sostenibile ed energeticamente autosufficiente. A partire da novembre i circa 50 studenti Sapienza protagonisti della competizione cominceranno a lavorare alla loro “casa”, presso il Centro Cefme-Ctp di Pomezia (RM), sotto lo sguardo attento del loro coordinatore, Marco Casini, docente di Tecnologia dell’architettura e di Certificazione ambientale degli edifici presso la facolta’ di Architettura.

di Antonella Salini, giornalista professionista

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