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Nuova privacy, Anorc professioni lancia workshop nazionale

Primo incontro a Lecce, adesso sarà replicato il 27 a Palermo

Pubblicato:14-09-2018 16:28
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:33
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ROMA –Furti di identità, violazioni della privacy, appropriazione illecita di dati bancari o di informazioni sensibili: sono rischi che vanno di pari passo con l‘innovazione digitale che avanza in ogni settore, cui milioni di persone sono esposte quotidianamente. Il nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati cerca di contrastarli, introducendo una serie di novità che interessano principalmente imprese pubbliche e private, avvocati, ingegneri, commercialisti. Insomma, chi i dati li gestisce. Si tratta del Gdpr, Regolamento Ue 679/2016 che, ‘tradotto’ nell’ordinamento italiano con il decreto 101 del 10 agosto scorso, impone agli addetti ai lavori un rapido aggiornamento. Una chiamata cui Anorc Professioni ha risposto prontamente, tenendo il primo di una serie di workshop territoriali: a Lecce il primo nazionale, che ha visto la partecipazione di alcuni tra i principali esperti del settore e anche del Garante per la Protezione dei Dati personali, Giuseppe D’Acquisto. “L’evento ha avuto un successo sorprendente, sono venute oltre 150 persone da tutta Italia– ha dichiarato il presidente di Anorc Professioni, Andrea Lisi- diverse professionalità, ingegneri, avvocati, manager, si stanno confrontando e questo dimostra come materie delicate quali la protezione della privacy e l’innovazione digitale necessitino di un approccio multidisciplinare. Bisogna superare ‘l’appartenenza professionale’ “.

Tra gli argomenti trattati dai relatori, gli adempimenti necessari alle imprese come la nomina del Dpo, l’adozione dei registri dei trattamenti, la protezione dei dati personali in ambito sanitario, il data breach, le sanzioni e le responsabilità sulla gestione dei dati, le conseguenze di una gestione non adeguata delle banche dati, il ruolo del Garante. Questioni che, come ha spiegato Lisi, dovrebbero diventare sempre più familiari a tutti: “Bisogna cominciare a utilizzare un linguaggio che possa essere capito- ha detto il presidente di Anorc Professioni- perché la comprensione di queste importanti tematiche non può essere esclusiva dei guru di settore, ma tutti devono capire l’importanza della protezione dei propri dati personali”. 

La giornata è stata divisa in due parti, una dedicata all’approfondimento del nuovo regolamento, l’altra alla digitalizzazione, dove sono stati approfonditi temi di attualità, come la fatturazione digitale, la firma digitale, i bandi online, le smart cities. “Se si realizzasse quello che si sta discutendo da tanti anni- ha spiegato Lisi- noi avremmo una pubblica amministrazione trasparente ma addirittura una politica trasparente. Il codice dell’amministrazione digitale, che pochi conoscono, ma che invece dovrebbe essere pervasivo nella vita dei cittadini, prevede dei diritti di cittadinanza digitale che vanno dal diritto di voto elettronico al diritto di partecipazione democratica alla vita del Paese, al diritto di avviare procedimenti amministrativi online. Noi stiamo vivendo invece soltanto gli effetti della digitalizzazione soprattutto del settore privato che si è aperto di più all’innovazione. I siti di e-commerce si sono organizzati per garantire ai propri utenti i diritti che per prima la pa dovrebbe garantire”. L’appuntamento sarà replicato da Anorc Professioni il prossimo 27 settembre a Palermo.


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